HAPPY BIRTHDAY INTERNET SOCIETY !

2. IL CONTRIBUTO ITALIANO ALLA FONDAZIONE DELLA INTERNET SOCIETY

Note

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  • L'Italia portò in dote alla fondazione di ISOC due soci organizzativi:
    • Il CNUCE del Consiglio Nazionale delle Ricerche,
    • Il CNAF dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
  • Non è assolutamente questa la sede neppure per tratteggiare una storia della informatica e della telematica italiana, ma è utile che il lettore abbia ben presenti i titoli di un suo capitolo specifico e di alcune tappe che spiegano perchè proprio questi due team: la rete degli ingegneri CNR e la rete dei fisici INFN.
  • Il big bang della informatica italiana e del suo know how locale si accende nel secondo dopoguerra nel contesto di un classico dibattito fondamentale [badare bene: da allora inesausto e sempre attuale] sulle strategie di aggancio ai prototipi della ricerca operativa internazionale.
  • I termini di quel dibattito furono così limpidamente sintetizzati [1952] dal geniale matematico Bruno De Finetti: "[...] Il giudizio unanime di quanti si informavano della situazione in Italia e sentivano che avevamo l'intenzione di "comprare o acquistare" una macchina per l'INAC si esprimeva con l'esclamare (senza che fosse loro richiesto un parere): "Build!, You must build your computer yourselves [...] ".
  • Make or buy?
  • In un pugno di mesi [1955] l'Università di Milano e l'Istituto Nazionale per le Applicazioni del Calcolo di Roma comprano rispettivamente un CRC 102A e un Ferranti.
  • Make or buy?
  • Nello stesso tempo Pisa culla di una secolare civiltà delle macchine sceglie l'altro corno del dilemma: parte la costruzione della prima calcolatrice "commerciale" italiana [la Elea 9000 nello stabilimento Olivetti di Barbaricina] su visione del leader Adriano.
  • E parte la costruzione della prima calcolatrice "scientifica" italiana [la Calcolatrice Elettronica Pisana nell'Università di Pisa] su proposta di Enrico Fermi al rettore della sua antica Università: "[...] Interrogato circa le varie possibilità di impiego di tale somma, quella di costruire in Pisa una macchina calcolatrice elettronica mi è sembrata, fra le altre, di gran lunga la migliore. Essa costituirebbe un mezzo di ricerca di cui si avvanteggerebbero in ogni modo, oggi quasi inestimabile, tutte le scienze e tutti gli indirizzi di ricerca [... ]"
  • Da pochi anni i "ragazzi di Via Panisperna" [e allievi di Fermi] rimasti in Italia avevano ricostruito una scuola italiana di fisica nucleare: appunto l'INFN, che sempre a metà degli anni '50 iniziò la costruzione del primo acceleratore italiano, l'elettrosincrotrone di Frascati.
  • Che per i suoi esperimenti "aveva fame" di calcolo automatico: si comprende quindi perchè l'INFN supportò in modo decisivo con proprio personale distaccato il team di progetto e sviluppo della C.E.P. [e altrettanto fece pure l'Olivetti...].
  • All'esaurimento della Calcolatrice Elettronica Pisana, e a riconversione del progetto a una nuova generazione e a un nuovo mercato di calcolatori, il leader chiave di quel team [e regista di molte pellicole dell'informatica italiana] Alessandro Faedo divenuto nel frattempo Rettore, istituì il Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico - CNUCE - che poi incorporò nel CNR quando assunse la Presidenza di questo.
  • Il CNR-CNUCE si trovò a disimpegnare una gamma inedita e inesausta di servizi di calcolo e applicazioni informatiche e ad affrontare la matrice prototipa dell'Internet, ARPANET, che il suo Servizio Reti aggancia, fra i primi al mondo, negli anni '80 ...
  • ... Gli anni stessi in cui CNR-CNUCE converge sulla visione del network INFN di armonizzare una rete nazionale della ricerca e della accademia: il GARR, che rappresenta oggi, molto semplicemente, la rete italiana allo stato dell'arte.
  • Alla fine degli anni '90, con una operazione ancor oggi oggetto di riflessione, il CNUCE fu soppresso e il suo Reparto per le Applicazioni Telematiche [RAT] fu surrogato nell'Istituto per le Applicazioni Telematiche [IAT] del CNR, poi trasformato [dal 2002] nello Istituto di Informatica e Telematica [IIT].
  • Ma la prestigiosa affiliazione originaria all'ISOC siglata da Stefano Trumpy nel 1992 è stata sempre mantenuta, sino all'oggi, sotto le successive mutazioni istituzionali e rispettive gestioni: Franco Denoth, Enrico Gregori, Domenico Laforenza.
  • Confidiamo di aver semplificato al lettore traccie di una complessa sincronia che rinvia INFN direttamente e CNR-CNUCE per filiazione alle origini della informatica nazionale, da qui entrambi alla genesi della telematica nazionale, sino al naturale congiunto padrinaggio del coordinamento internazionale dell'Internet: la Internet Society.
  • A documentare quest'ultimo appuntamento sono dedicate le memorie di questo capitolo, ovviamente a partire da quelle degli storici direttori CNR-CNUCE e INFN-CNAF: Stefano Trumpy ed Enzo Valente.
Happy Birthday ISOC
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