RAPPORTO DEL WORKING GROUP ON INTERNET GOVERNANCE

(LUGLIO 2005)

 

PREMESSA (A CURA DI VITTORIO BERTOLA)

Il presente documento contiene una traduzione italiana del rapporto ufficiale del Working Group on Internet Governance, effettuata da Vittorio Bertola a titolo personale. Questo documento non ha quindi alcun valore ufficiale; a tale scopo ci si dovrebbe riferire a una delle versioni ufficiali del documento rilasciate dalle Nazioni Unite nelle proprie sei lingue ufficiali. Trattandosi di linguaggio dettagliatamente discusso, condiviso e approvato dal gruppo, si è preferito mantenere la massima fedeltà possibile al testo inglese, anche quando le frasi risultanti non siano particolarmente scorrevoli in italiano o quando il testo originale non fosse particolarmente elegante. Il testo originale del Rapporto, il testo del Rapporto Complementare menzionato nel paragrafo 2 e tutti gli altri documenti di lavoro del WGIG sono disponibili sul sito http://www.wgig.org/.

 

 

TESTO DEL DOCUMENTO

I. INTRODUZIONE

1. Questo rapporto è stato prodotto dal Working Group on Internet Governance (WGIG), creato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite in accordo con il mandato datogli durante la prima fase del World Summit on the Information Society (WSIS), tenutosi a Ginevra, il 10 – 12 dicembre 2003. Il WGIG è stato formato da 40 membri provenienti dai governi, dal settore privato e dalla società civile, che hanno tutti partecipato su base di uguaglianza ed a titolo personale. Il gruppo è stato presieduto da Nitin Desai, Consigliere Speciale del Segretario Generale per il WSIS. La lista dei membri del WGIG è acclusa come appendice al rapporto.

2. Un rapporto complementare (nel seguito indicato come "Rapporto Complementare"), comprendente buona parte del lavoro prodotto nel corso del processo del WGIG, viene reso disponibile separatamente. Esso riflette la grande varietà di opinioni all'interno del gruppo e molti dei commenti fatti dagli stakeholder. Il Rapporto Complementare specifica chiaramente quando un ragionamento o una opinione sono condivisi dall'intero gruppo, oppure solo da alcuni membri. Esso non possiede lo stesso status del Rapporto del WGIG, ma può essere usato come riferimento.

3. Il WGIG ha tenuto quattro riunioni a Ginevra: 23 - 25 novembre 2004; 14 – 18 febbraio 2005; 18 – 20 aprile 2005; e 14 – 17 giugno 2005.

4. Il mandato del WGIG è derivato dalla fase di Ginevra del WSIS, dove i Capi di Stato e di governo hanno riconosciuto l'importanza di Internet: essi hanno acclarato che Internet è un elemento centrale dell'infrastruttura dell'emergente società dell'informazione, pur riconoscendo che esistono punti di vista diversi sull’adeguatezza delle attuali istituzioni e meccanismi per gestire i processi e sviluppare le politiche per l'Internet globale. Per questo motivo, essi hanno chiesto al Segretario Generale di creare un Working Group on Internet Governance, allo scopo di preparare il terreno alle negoziazioni nella seconda fase del WSIS, da tenersi a Tunisi nel novembre 2005.

5. La Dichiarazione di Principi del WSIS e il Piano di Azione del WSIS approvati a Ginevra stabiliscono i parametri di riferimento per il WGIG e contengono i suoi Termini di Riferimento ed il suo programma di lavoro. Al WGIG è stato richiesto inter alia di "investigare e fare proposte di azione, per quanto appropriato, a proposito della governance di Internet entro il 2005", occupandosi dei seguenti argomenti:

  • Sviluppare una definizione operativa di "governance di Internet";
  • Identificare le questioni di politica pubblica che sono correlate alla governance di Internet;
  • Sviluppare una comprensione comune dei rispettivi ruoli e responsabilità dei governi, delle organizzazioni internazionali esistenti e di altri forum, e anche del settore privato e della società civile sia dai paesi in via di sviluppo che da quelli sviluppati.

6. Nello svolgere il compito assegnato, il WGIG è stato guidato principalmente dai principi chiave del WSIS. In particolare, il principio del WSIS legato al funzionamento stabile e sicuro di Internet è stato giudicato di straordinaria importanza. Per questo motivo, al principio, il WGIG ha concordato che tutte le raccomandazioni mirate a migliorare gli attuali accordi di governance dovessero essere pienamente valutate in funzione della loro capacità di rispettare i principi del WSIS.

7. Per sviluppare una comprensione delle questioni di governance, il WGIG ha trovato utile rivedere le diverse fasi dello sviluppo di Internet, da progetto di ricerca negli anni '60, a diffusa infrastruttura commerciale con quasi un miliardo di utenti collegati nel 2004. Questo punto di vista storico è stato utile per identificare i principi guida ed i fattori che hanno abilitato o contribuito al successo dello sviluppo di Internet, inclusa la natura aperta e decentrata della sua architettura e il sottostante sviluppo tecnologico dei suoi standard fondamentali, e anche la gestione dei nomi e degli indirizzi numerici.

 

 

II. DEFINIZIONE OPERATIVA DI "GOVERNANCE DI INTERNET"

8. Per quanto esista un concetto comune di Internet, non esiste ancora una visione condivisa della governance di Internet; da ciò il mandato dal WSIS al WGIG per sviluppare una definizione operativa della governance di Internet. Nei dieci anni in cui Internet si è evoluta da risorsa accademica e di ricerca a "una risorsa globale disponibile al pubblico", punti di vista estremamente diversi sono emersi a proposito del campo di azione e dei meccanismi per la governance di Internet.

9. Il WGIG ha inizialmente considerato cinque criteri, e precisamente che la definizione operativa dovesse essere adeguata, generalizzabile, descrittiva, concisa e orientata al processo. Successivamente, il WGIG ha analizzato un ampio insieme di meccanismi di governance del settore pubblico, del settore privato e multi-stakeholder, che attualmente esistono in rispetto a diverse questioni e funzioni legate a Internet. Infine, il WGIG ha esaminato un certo numero di possibili definizioni proposte da varie parti nel corso del processo del WSIS e delle discussioni internazionali ad esso correlate.

10. Prendendo in considerazione i criteri, l'analisi e le proposte sopra menzionate, ed anche il più ampio dibattito tra gli stakeholder coinvolti nel WSIS, nel WGIG e nella comunità Internet in generale, il WGIG offre la seguente definizione operativa:

La governance di Internet è lo sviluppo e l'applicazione da parte dei governi, del settore privato e della società civile, nei loro rispettivi ruoli, di principi, norme, regole, procedure decisionali e programmi condivisi che determinano l'evoluzione e l'uso di Internet.

11. Questa definizione operativa rinforza il concetto dell'inclusione dei governi, del settore privato e della società civile nei meccanismi della governance di Internet. Questa definizione operativa inoltre riconosce che, a proposito di specifiche questioni legate alla governance di Internet, ciascun gruppo avrà interessi, ruoli e modalità di partecipazione diverse, che in alcuni casi si sovrapporranno.

12. Comunque, a scanso di equivoci, la governance di Internet non comprende soltanto i nomi a dominio e gli indirizzi di Internet, questioni trattate dalla Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN), ma include anche altre significative questioni di politica pubblica, come le risorse critiche di Internet, la sicurezza di Internet, gli aspetti legati allo sviluppo, e le questioni pertinenti l'uso di Internet.

 

 

III. IDENTIFICAZIONE DELLE QUESTIONI DI POLITICA PUBBLICA CORRELATE ALLA GOVERNANCE DI INTERNET ED ESAME DELL'ADEGUATEZZA DEGLI ACCORDI DI GOVERNANCE ESISTENTI

13. Il WGIG ha dedicato buona parte della propria attenzione all'identificazione delle questioni di politica pubblica che sono potenzialmente collegate alla governance di Internet, come richiesto nel paragrafo 13(b) del Piano d'Azione. Esso ha deciso di abbracciare un punto di vista ampio e di non escludere alcuna questione potenzialmente rilevante. Basandosi su questo lavoro di accertamento dei fatti, il WGIG ha definito quattro aree fondamentali di politica pubblica:

(a) Questioni legate all'infrastruttura e alla gestione di risorse critiche di Internet, incluse l'amministrazione del sistema dei nomi a dominio e degli indirizzi dell'Internet Protocol (indirizzi IP), l'amministrazione del sistema dei root server, gli standard tecnici, l'interconnessione e lo scambio di traffico alla pari (peering), le infrastrutture di telecomunicazione tra cui le tecnologie innovative e convergenti, ed anche l'introduzione del multilinguismo. Queste sono questioni di rilevanza diretta per la governance di Internet che ricadono nell'ambito di organizzazioni esistenti che ne sono responsabili;

(b) Questioni legate all'uso di Internet, inclusi lo spam, la sicurezza della rete e il crimine online. Per quanto queste questioni siano direttamente correlate alla governance di Internet, la natura della cooperazione globale da esse richiesta non è ben definita;

(c) Questioni che sono legate a Internet, ma con un impatto molto più ampio di Internet, dove si hanno organizzazioni esistenti responsabili per tali questioni, come i diritti di proprietà intellettuale (IPRs) o il commercio internazionale. Il WGIG ha incominciato ad esaminare fino a che punto queste questioni vengano trattate in modo compatibile con la Dichiarazione di Principi; e

(d) Questioni legate agli aspetti della governance di Internet correlati allo sviluppo, ed in particolare la costruzione di capacità nei paesi in via di sviluppo.

14. Dopo aver esaminato in profondità le questioni appartenenti a questi quattro gruppi, il WGIG ha identificato e incluso nel Rapporto Complementare le questioni di politica pubblica correlate alla governance di Internet. Tra queste, la seguente lista di questioni a più alta priorità viene portata all'attenzione del WSIS. La lista sotto riportata individua le questioni ed esamina i problemi ad esse correlati.

15. Amministrazione dei file di zona e del sistema dei root server

Controllo unilaterale del governo degli Stati Uniti

  • Il sistema esistente coinvolge un solo governo nell'autorizzazione dei cambiamenti al file di zona dei root server, per motivi storici.

Mancanza di un rapporto formale con gli operatori dei root server

  • Gli operatori dei root server svolgono attualmente le proprie funzioni senza un rapporto formale con alcuna autorità.

16. Costi di interconnessione

Distribuzione impari dei costi.

  • I fornitori di servizi Internet (ISP) basati in nazioni lontane dalle dorsali di Internet, in particolare nei paesi in via di sviluppo, devono sostenere l'intero costo dei circuiti internazionali.
  • Mancanza di un meccanismo di governance di Internet efficace ed atto a risolvere il problema.

17. Stabilità di Internet, sicurezza e crimine online

  • Mancanza di meccanismi multilaterali per assicurare la stabilità della rete e la sicurezza dei servizi e delle applicazioni dell'infrastruttura di Internet.
  • Mancanza di strumenti e meccanismi efficaci da usarsi da parte delle nazioni per prevenire e perseguire crimini commessi in altre giurisdizioni utilizzando mezzi tecnologici che possono essere situati all'interno o all'esterno del territorio dove il reato ha causato un effetto negativo.

18. Spam

Nessun approccio unificato e coordinato.

  • Non esiste un consenso globale sulla definizione di spam e non esiste un accordo globale per affrontare questa materia, o per permettere alle leggi anti-spam nazionali di essere efficaci. Ad ogni modo, esiste un numero crescente di accordi bilaterali e plurilaterali tra nazioni per far rispettare le leggi anti-spam nazionali, condividere le migliori pratiche e cooperare alle soluzioni.

19. Partecipazione significativa nello sviluppo delle politiche globali

Vi sono significative barriere alla partecipazione di tutti gli stakeholder nei meccanismi di governance.

  • Esiste spesso una mancanza di trasparenza, di apertura e di processi per la partecipazione.
  • La partecipazione in alcune organizzazioni intergovernative e in altre organizzazioni internazionali è spesso limitata e costosa, specialmente per i paesi in via di sviluppo, per i popoli indigeni, per le organizzazioni della società civile e per le piccole e medie imprese.
  • I contenuti prodotti da alcune organizzazioni intergovernative e da altre organizzazioni internazionali sono spesso riservati esclusivamente ai loro membri o sono resi disponibili a costi proibitivi.
  • La frequenza e la collocazione delle sedi per gli incontri per le politiche globali spinge alcuni stakeholder delle aree più remote a limitare la propria partecipazione.
  • Vi è mancanza di un meccanismo globale di partecipazione da parte dei governi, specialmente dai paesi in via di sviluppo, per trattare di questioni multi-settoriali correlate allo sviluppo delle politiche globali di Internet.

20. Costruzione di capacità

Non vi è stata disponibilità di risorse adeguate per costruire capacità in un insieme di aree correlate alla gestione di Internet a livello nazionale e per la partecipazione efficace nella governance globale di Internet, in particolare per i paesi in via di sviluppo.

21. Allocazione dei nomi a dominio

Necessità di ulteriori sviluppi delle politiche e delle procedure per i nomi a dominio generici di primo livello (gTLD).

  • La necessità per un ulteriore sviluppo delle politiche per la gestione e per l'ulteriore sviluppo dello spazio dei nomi a dominio, per quanto anche dovuta alla intrinseca complessità della materia, ha un forte impatto su questioni fondamentali come l'equa distribuzione delle risorse, l'accessibilità per tutti, il multilinguismo, e altre.

22. Indirizzamento IP

Preoccupazioni a riguardo delle politiche di allocazione degli indirizzi IP.

  • Per motivi storici, esiste uno squilibrio nella distribuzione di indirizzi IPv4. Questa questione è già stata affrontata dai registri Internet regionali (RIR). In vista della transizione a IPv6, alcune nazioni ritengono che le politiche di allocazione per gli indirizzi IP dovrebbero assicurare un accesso equilibrato alle risorse su base geografica.

23. Diritti di proprietà intellettuale (IPR)

Applicazione dei diritti di proprietà intellettuale al cyberspazio.

Per quanto ci sia accordo sulla necessità di un equilibrio tra i diritti dei possessori di IPR e i diritti degli utenti, esistono opinioni differenti sulla natura precisa dell'equilibrio che porterebbe maggiormente beneficio a tutti gli stakeholder, e se l'attuale sistema di IPR sia adeguato ad affrontare le nuove questioni poste dal cyberspazio. Da un lato, i possessori di diritti di proprietà intellettuale sono preoccupati dall'alto numero di violazioni, come la pirateria digitale, e dalle tecnologie sviluppate per aggirare le misure protettive per prevenire queste violazioni; dall'altra, gli utenti sono preoccupati dagli oligopoli di mercato, dagli ostacoli all'accesso e all'uso del contenuto digitale, e alla percepita natura sbilanciata dell'attuale regolamentazione della proprietà intellettuale.

24. Libertà di espressione

Restrizioni alla libertà di espressione.

  • Le misure prese riguardo a Internet per motivi di sicurezza o per combattere il crimine possono portare a violazioni delle previsioni a favore della libertà di espressione così come contenute nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e nella Dichiarazione di Principi del WSIS.

25. Protezione dei dati e diritti alla privacy

Mancanza o applicazione non uniforme dei diritti alla privacy e alla protezione dei dati.

  • Vi è mancanza di legislazioni nazionali e di standard globali e applicabili per i diritti alla privacy ed alla protezione dei dati personali su Internet; pertanto, gli utenti dispongono di pochi mezzi, o nessuno, per far rispettare i propri diritti alla privacy e alla protezione dei dati personali, persino quando essi sono riconosciuti dalla legislazione. Un esempio di ciò è l'apparente mancanza di protezione dei dati personali in alcuni dei database WHOIS.

26. Diritti dei consumatori

  • Vi è mancanza di standard globali per i diritti dei consumatori su Internet, per esempio nell'acquisto internazionale di beni attraverso l'e-commerce; pertanto gli utenti dispongono di pochi mezzi, o nessuno, per far rispettare i propri diritti, persino quando essi sono riconosciuti dalla legislazione. Nel caso di beni digitali e di servizi online vi sono problemi per una pratica e piena applicabilità dei tradizionali diritti dei consumatori.

27. Multilinguismo

  • Progressi insufficienti sono stati fatti verso l'introduzione del multilinguismo. Le questioni non risolte includono gli standard per domini di primo livello, per indirizzi e-mail e per ricerca per parole chiave in più lingue, e anche l'insufficiente quantità di contenuto locale in lingue multiple. Vi è una mancanza di coordinamento internazionale.

28. Il WGIG ha identificato altre questioni, come la convergenza e le "reti di prossima generazione" (NGN), ed anche il commercio e l'e-commerce, come importanti, senza tuttavia focalizzarsi su di esse nel dettaglio.

 

 

IV. SVILUPPO DI UNA COMUNE INTESA SUI RISPETTIVI RUOLI E RESPONSABILITÀ DI TUTTI GLI STAKEHOLDER SIA DEI PAESI SVILUPPATI CHE DI QUELLI IN VIA DI SVILUPPO

29. Riconoscendo il ruolo essenziale di tutti gli stakeholder nella governance di Internet, questa sezione approfondisce i ruoli e le responsabilità dei principali stakeholder, ossia i governi, il settore privato e la società civile, ed anche le organizzazioni intergovernative e le organizzazioni internazionali, così come delineato nella Dichiarazione di Principi del WSIS. Anche le comunità accademica e tecnica svolgono un ruolo importante.

30. Governi. I ruoli e le responsabilità dei governi includono:

  • La definizione, il coordinamento e l'implementazione delle politiche pubbliche, nel modo appropriato, a livello nazionale, e lo sviluppo e il coordinamento delle politiche ai livelli regionale e internazionale;
  • La creazione di uno scenario abilitante per lo sviluppo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT);
  • Le funzioni di supervisione;
  • Lo sviluppo e l'adozione di leggi, regolamentazioni e standard;
  • La definizione di trattati;
  • Sviluppare migliori pratiche;
  • Incoraggiare la costruzione di capacità nelle e attraverso le ICT;
  • Promuovere la ricerca e sviluppo di tecnologie e standard;
  • Promuovere l'accesso ai servizi ICT;
  • Combattere il crimine online;
  • Incoraggiare la cooperazione internazionale e regionale;
  • Promuovere lo sviluppo di infrastrutture e di applicazioni ICT;
  • Affrontare gli aspetti generali legati allo sviluppo;
  • Promuovere il multilinguismo e la diversità culturale;
  • La risoluzione e l'arbitrato delle dispute.

31. Settore privato. I ruoli e le responsabilità del settore privato includono:

  • L'autoregolamentazione dell'industria;
  • Lo sviluppo di migliori pratiche;
  • Lo sviluppo di proposte di politiche, linee guida e strumenti per chi definisce le politiche e per gli altri stakeholder;
  • La ricerca e sviluppo di tecnologie, standard e processi;
  • La contribuzione alla scrittura di leggi nazionali e la partecipazione allo sviluppo delle politiche nazionali e internazionali;
  • Incoraggiare l'innovazione;
  • L'arbitrato e la risoluzione delle dispute;
  • Promuovere la costruzione di capacità.

32. Società civile. I ruoli e le responsabilità della società civile includono:

  • Creare consapevolezza e costruire capacità (conoscenza, formazione, condivisione di abilità);
  • Promuovere vari obiettivi di interesse pubblico;
  • Facilitare la costruzione di reti;
  • Mobilitare i cittadini nei processi democratici;
  • Portare le prospettive di gruppi marginali, inclusi per esempio le comunità escluse e gli attivisti di base;
  • Partecipare nei processi di definizione delle politiche;
  • Portare competenza, abilità, esperienza e conoscenza in un insieme di aree di politiche ICT;
  • Contribuire a processi e politiche che siano maggiormente "dal basso", centrati sulle persone, e inclusivi;
  • La ricerca e sviluppo di tecnologie e standard;
  • Lo sviluppo e la diffusione di migliori pratiche;
  • Aiutare ad assicurare che le forze politiche e quelle di mercato siano responsabili verso le necessità di tutti i membri della società;
  • Incoraggiare la responsabilità sociale e buone pratiche di governance;
  • Sostenere lo sviluppo di progetti sociali e attività che sono di importanza critica ma possono non essere "alla moda" o profittevoli;
  • Contribuire a formare visioni di società dell'informazione centrate sull'uomo, basate sui diritti umani, sullo sviluppo sostenibile, sulla giustizia sociale e sul potenziamento degli individui.

33. Inoltre, il WGIG ha riconosciuto che il contributo a Internet della comunità accademica è estremamente prezioso e costituisce una della principali fonti di ispirazione, innovazione e creatività. Similmente, la comunità tecnica e le sue organizzazioni sono profondamente coinvolte nell'operatività di Internet, nella definizione degli standard di Internet e nello sviluppo dei servizi Internet. Entrambi questi gruppi portano un contributo permanente e prezioso alla stabilità, alla sicurezza, al funzionamento ed all'evoluzione di Internet. Essi interagiscono estesamente con e all'interno di tutti i gruppi di stakeholder.

34. Il WGIG ha inoltre esaminato i rispettivi ruoli e responsabilità delle organizzazioni intergovernative ed internazionali esistenti e di altri forum, e i vari meccanismi per consultazioni sia formali che informali tra queste istituzioni. Esso ha notato che esiste spazio per migliorare il coordinamento in una certa maniera.

 

V."PROPOSTE DI AZIONE, PER QUANTO APPROPRIATO"

A. Raccomandazioni relative a meccanismi di governance di Internet

35. Il WGIG ha affrontato l'adeguatezza degli attuali accordi per la governance di Internet in relazione ai principi delineati nei documenti finali del WSIS, ed è giunto alla conclusione che alcuni aggiustamenti sono necessari per rendere questi accordi più in linea con i criteri del WSIS di trasparenza, responsabilità, multilateralismo e con la necessità di affrontare tutte le questioni di politica pubblica correlate alla governance di Internet in modo coordinato. Esso ha raggruppato queste questioni in quattro gruppi: un forum, le politiche pubbliche globali e la supervisione, il coordinamento istituzionale, e infine il coordinamento regionale, sotto-regionale e nazionale.

36. Il WGIG raccomanda la creazione di un nuovo spazio per il dialogo per tutti gli stakeholder su basi di uguaglianza, a riguardo di tutte le questioni legate alla governance di Internet.

37. A proposito dei ruoli e delle responsabilità dei governi, il WGIG ha deciso di proporre diverse opzioni per le deliberazioni nel contesto del WSIS. Tutte queste opzioni sono complementari al forum menzionato nella sezione V.A.1; vengono offerte quattro diverse proposte.

38. Il WGIG ha inoltre concluso che sarebbe meritorio migliorare il coordinamento istituzionale, e anche il coordinamento tra tutti gli stakeholder a livello regionale, sub-regionale e nazionale.

39.Le proposte menzionate nei paragrafi sopra riportati sono dettagliate nel seguito.

 

 

1. Funzione di forum

40. Il WGIG ha identificato un vuoto nel contesto delle strutture esistenti, in quanto non esiste alcun forum globale e multi-stakeholder per affrontare le questioni di politica pubblica legate a Internet. Esso è giunto alla conclusione che sarebbe meritorio creare un simile spazio per il dialogo tra tutti gli stakeholder. Tale spazio potrebbe affrontare queste questioni, e allo stesso modo questioni emergenti, che sono multisettoriali e multidimensionali e che coinvolgono più di una istituzione, non sono trattate da alcuna istituzione, o non sono affrontate in modo coordinato.

41. Il WGIG ha anche notato che una delle proprie priorità fondamentali era quella di contribuire ad assicurare la partecipazione efficace e significativa di tutti gli stakeholder dai paesi in via di sviluppo negli accordi di governance di Internet. Le istituzioni esistenti che affrontano alcune di queste questioni di politica pubblica legate a Internet, come l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), non sono generalmente globali in termini di membri e pertanto i paesi in via di sviluppo non dispongono di un forum per discutere le questioni di politica pubblica legate a Internet. Altre istituzioni globali hanno un campo d'azione più ristretto o non permettono la partecipazione di tutti gli stakeholder. Esso ha notato che i meccanismi esistenti non prendono in sufficiente considerazione l'equilibrio geografico e la diversità linguistica. La loro struttura e natura frammentata rendono inoltre difficile far sentire la propria voce ai paesi in via di sviluppo.

42. Uno dei principali obiettivi del WGIG è quello di promuovere la piena partecipazione negli accordi di governance di Internet da parte dei paesi in via di sviluppo. Il WGIG ha posizionato questo obiettivo nel contesto di una delle priorità che esso aveva identificato nel corso del proprio lavoro, e precisamente della costruzione di capacità nei paesi in via di sviluppo.

43. Un simile spazio o forum per il dialogo (nel seguito indicato come "il forum") dovrebbe permettere la partecipazione di tutti gli stakeholder dei paesi sviluppati e in via di sviluppo su basi di uguaglianza. L'equilibrio dei sessi dovrebbe essere considerato un principio fondamentale con l'obiettivo di ottenere una rappresentazione uguale di donne e uomini a tutti i livelli. Una attenzione speciale dovrebbe essere dedicata ad assicurare la diversità di partecipazione per quanto riguarda, inter alia, la lingua, la cultura, il campo professionale, il coinvolgimento dei popoli indigeni, dei disabili e di altri gruppi vulnerabili.

44. Il forum dovrebbe preferibilmente essere collegato alle Nazioni Unite, in una forma da definirsi. Esso sarebbe meglio posizionato delle istituzioni di Internet esistenti per coinvolgere i paesi in via di sviluppo in un dialogo sulle politiche. Questo sarebbe in se stesso un fattore importante, in quanto ci si attende che la crescita futura di Internet avvenga principalmente nei paesi in via di sviluppo.

45. Il forum dovrebbe essere aperto a tutti gli stakeholder da tutte le nazioni; qualsiasi stakeholder potrebbe sollevare qualsiasi questione di Internet Governance. Il forum sarebbe rinforzato da iniziative regionali, sotto-regionali e nazionali e completato da meccanismi aperti di partecipazione online. Esso dovrebbe sostenere l'agenda delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione per lo sviluppo (ICT4D) che emerge dai processi del WSIS e delle Millennium Development Goals (MDG). Esso potrebbe assumere inter alia le funzioni seguenti:

  • Interfacciarsi con entità intergovernative ed altre istituzioni a proposito di materie nel loro raggio d'azione che siano correlate alla governance di Internet, come i diritti di proprietà intellettuale, l'e-commerce, il commercio di servizi, e la convergenza tra Internet e telecomunicazioni;
  • Identificare questioni emergenti e portarle all'attenzione delle entità appropriate e fare raccomandazioni;
  • Affrontare le questioni che non stanno venendo trattate altrove e fare proposte di azione, per quanto appropriato;
  • Mettere in comunicazione le diverse entità coinvolte nella gestione di Internet dove necessario;
  • Contribuire alla costruzione di capacità per la governance di Internet per i paesi in via di sviluppo, attingendo pienamente alle fonti locali di conoscenza e competenza;
  • Promuovere e verificare in modo continuo l'incorporazione dei principi del WSIS nei processi di governance di Internet.

46. Vi è stata una chiara intesa sul fatto che un simile forum non dovrebbe essere visto come una continuazione del WGIG. Invece, esso dovrebbe essere modellato sulle consultazioni aperte del WGIG, supportato da una struttura estremamente leggera e guidato da un processo di coordinamento multi-stakeholder da definirsi. La sovrapposizione o la duplicazione con istituzioni esistenti dovrebbe essere evitata e il miglior uso possibile dovrebbe essere fatto delle ricerche e del lavoro svolti da altri.

47. Il forum dovrebbe sviluppare partenariati con istituzioni accademiche e di ricerca per accedere su base regolare a risorse di conoscenza e a competenze. Questi partenariati dovrebbero mirare a riflettere il bilanciamento geografico e la diversità culturale e promuovere la cooperazione tra tutte le regioni.

2. Politiche pubbliche globali e supervisione

48. Il WGIG ha riconosciuto che qualsiasi forma organizzativa per la funzione di governance / funzione di supervisione dovrebbe aderire ai principi seguenti:

  • Nessun singolo governo dovrebbe avere un ruolo preminente in relazione alla governance internazionale di Internet;
  • Che la forma organizzativa per la funzione di governance sarà multilaterale, trasparente e democratica, con il pieno coinvolgimento dei governi, del settore privato, della società civile e delle organizzazioni internazionali;
  • Che la forma organizzativa per la funzione di governance coinvolgerà tutti gli stakeholder e le relative organizzazioni intergovernative e internazionali nell’ambito dei loro rispettivi ruoli.

49. Il WGIG ha concordato che la continua internazionalizzazione di Internet ed il principio di universalità rinforzano la necessità per un esame dei meccanismi di governance esistenti, per cui il WGIG ha intrapreso tale esame e i risultati sono qui presentati.

50. Esiste un ampio insieme di funzioni di governance che potrebbero includere tra le altre l'audizione, l'arbitrato, il coordinamento, la definizione di politiche, e la regolamentazione, ma non includendo il coinvolgimento nella gestione operativa quotidiana di Internet che non abbia impatto su questioni di politica pubblica.

51. L'esame ha considerato diversi modelli organizzativi a questo scopo, e i quattro seguenti modelli vengono offerti in considerazione.

 

MODELLO 1:

52. Questo modello prevede un Consiglio Globale di Internet (GIC) costituito da membri provenienti dai governi con una appropriata rappresentazione di ciascuna regione e con il coinvolgimento degli altri stakeholder. Questo consiglio assumerebbe le funzioni relative alla governance internazionale di Internet attualmente svolte dal Dipartimento del Commercio del Governo degli Stati Uniti. Esso sostituirebbe inoltre il Comitato Consultivo Governativo (GAC) di ICANN.

 

53. Le funzioni del GIC dovrebbero includere:

  • Stabilire politiche pubbliche internazionali di Internet e fornire la supervisione necessaria relativa alla gestione delle risorse di Internet, come le aggiunte o le cancellazioni dal file di zona dei root server, la gestione degli indirizzi IP, l'introduzione di gTLD, la delegazione e la ridelegazione di ccTLD.
  • Stabilire politiche pubbliche internazionali e coordinamento per altre questioni fondamentali legate a Internet, come lo spam, la privacy, la sicurezza online, il crimine online, che non stanno venendo pienamente affrontate da altre organizzazioni intergovernative esistenti.
  • Facilitare la negoziazione di trattati, convenzioni e accordi su politiche pubbliche legate a Internet.
  • Promuovere e guidare alcune questioni legate allo sviluppo nella più ampia agenda di Internet, incluse ma non limitate a la costruzione di capacità, il multilinguismo, costi di interconnessione internazionale equi e basati sui costi, ed equa accessibilità per tutti.
  • Approvare regole e procedure per i meccanismi di risoluzione delle dispute e condurre arbitrati se richiesto.

54. La relazione tra il GIC e le istituzioni tecniche e operative di Internet come l'ICANN riformato e internazionalizzato dovrebbe essere formalizzata. In questo modello, ICANN sarà responsabile verso il GIC.

 

55. Il GIC dovrebbe essere ancorato alle Nazioni Unite.

 

56. Per le questioni discusse in questa entità, la componente governativa prenderà un ruolo guida. Il settore privato e la società civile parteciperanno a titolo consultivo.

 

MODELLO 2:

57. Non c'è alcuna necessità di una organizzazione specifica per la supervisione.

58. Può essere necessario espandere il ruolo del Comitato Consultivo Governativo (GAC) di ICANN per rispondere alle preoccupazioni di alcuni governi su questioni specifiche.

59. Il forum, come proposto nella Sezione V.A.1, con piena e uguale partecipazione di tutti gli stakeholder, potrebbe, in aggiunta alle varie funzioni là esposte, fornire funzioni di coordinamento per gli stakeholder partecipanti e produrre analisi e raccomandazioni su alcune questioni.

60. Questo forum fornirebbe una funzione di coordinamento per gli stakeholder partecipanti, creando uno spazio dove tutte le questioni che coinvolgono le organizzazioni di governance di Internet esistenti possono essere discusse apertamente. Queste discussioni saranno rese possibili dalla trasparenza delle organizzazioni partecipanti, e la partecipazione dovrebbe includere un impegno alla trasparenza.

61. Il forum inoltre interagirebbe o creerebbe specifiche iniziative per produrre analisi o raccomandazioni su diverse questioni legate a Internet. Le iniziative dovrebbero includere tutti gli stakeholder coinvolti nella questione e produrrebbero raccomandazioni al forum e agli stakeholder.

 

MODELLO 3:

62. Per le questioni di politica che coinvolgono gli interessi nazionali, partendo dal punto di vista che nessun singolo governo dovrebbe avere un ruolo preminente in relazione alla governance internazionale di Internet, un Consiglio Internazionale di Internet (IIC) potrebbe svolgere le funzioni corrispondenti specialmente in relazione alle competenze di ICANN/IANA.

63. In aggiunta le sue funzioni possono includere questioni di politica pubblica internazionali legate alla gestione delle risorse di Internet ed anche questioni di politica pubblica internazionale che non ricadano nell'ambito d'azione di altre organizzazioni intergovernative esistenti.

64. Per quelle questioni la componente governativa dell'IIC prenderà il ruolo di guida, mentre il settore privato e la società civile forniranno consigli.

65. Ugualmente l'IIC potrebbe svolgere un ruolo di promozione per certe questioni legate allo sviluppo nella più ampia agenda di Internet.

66. La nuova entità potrebbe rendere il Comitato Consultivo Governativo (GAC) superfluo.

67. Questa internazionalizzazione dovrebbe essere accompagnata da un adeguato accordo di ospitalità nazionale (host country agreement) per ICANN.

MODELLO 4:

68. Questo modello raccoglie e affronta le tre aree intercorrelate della governance, della supervisione e del coordinamento globale delle politiche di Internet, e propone strutture per affrontare le seguenti sfide;

  • Sviluppo di politiche pubbliche e decisione su questioni internazionali di politica pubblica legate a Internet, guidati dai governi;
  • Supervisione sull'entità responsabile a livello globale per il funzionamento tecnico e operativo di Internet, guidata dal settore privato;
  • Coordinamento globale dello sviluppo di Internet attraverso il dialogo tra i governi, il settore privato e la società civile su basi di uguaglianza.

69. Il Consiglio Globale per le Politiche di Internet (GIPC)

  • "Responsabile per le questioni internazionali di politica pubblica legate a Internet", e per apportare gli aspetti di politica pubblica alla definizione degli standard tecnici legati a Internet.
  • Meccanismo guidato dai governi che abbraccia questioni affrontate da organizzazioni intergovernative esistenti e altre questioni di politica pubblica che attualmente non dispongono di una sede naturale o coinvolgono parecchie entità internazionali o intergovernative.
  • Partecipazione del settore privato e della società civile, entrambi a titolo di osservatori.

70. World Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (WICANN)

  • Responsabile per lo "sviluppo di Internet in entrambi i campi tecnico ed economico" (un ruolo simile a quello svolto da ICANN). Entità guidata dal settore privato costituito da un ICANN riformato e internazionalizzato, collegato alle Nazioni Unite.
  • In questa entità i governi avranno due funzioni distinte e separate.
  • La funzione di supervisione sull'entità responsabile, a livello globale, per il funzionamento tecnico e operativo di Internet (ICANN). Questo è il ruolo attualmente svolto dal Dipartimento del Commercio del Governo degli Stati Uniti. Questo ruolo sarebbe svolto da un Comitato di Supervisione nominato e rispondente all'entità intergovernativa (il Consiglio Globale per le Politiche di Internet). La funzione di supervisione non sarebbe di natura operativa o gestionale.
  • La seconda funzione è consultiva come attualmente svolta dal Comitato Consultivo Governativo (GAC) di ICANN.
  • Partecipazione del governo e della società civile, entrambe a titolo di osservatori / consultivo.
  • WICANN avrebbe un accordo di ospitalità nazionale.

71. Il Forum Globale per la Governance di Internet (GIGF)

  • Responsabile di "facilitare il coordinamento (e la discussione) di questioni di politica pubblica correlate a Internet".
  • Partecipazione su basi di uguaglianza di governi, settore privato e società civile. 3. Coordinamento istituzionale

3. Coordinamento istituzionale

72. In osservanza al Paragrafo 50 della Dichiarazione di Principi del WSIS, il WGIG raccomanda che le Segreterie delle organizzazioni intergovernative e delle altre istituzioni che trattano di questioni di governance di Internet continuino a migliorare il coordinamento delle proprie attività ed a scambiare informazioni su base regolare sia tra loro che con il forum.

4. Coordinamento regionale e nazionale

73. Il WGIG ha notato che il coordinamento internazionale necessita di appoggiarsi su di un coordinamento delle politiche a livello nazionale. La governance globale di Internet può essere efficace solamente se vi è coerenza con le politiche a livello regionale, sotto-regionale e nazionale. Il WGIG pertanto raccomanda:

  1. Affinché il lavoro sulla governance di Internet sia pienamente supportato al livello regionale e sotto-regionale, che l'approccio multi-stakeholder sia implementato il più possibile in tutte le regioni;
  2. Il coordinamento tra tutti gli stakeholder a livello nazionale e la creazione di un comitato nazionale multi-stakeholder di indirizzamento della governance di Internet o di una entità simile.

B. Raccomandazioni per affrontare questioni correlate a Internet

74. Il WGIG ha concordato che esistono due requisiti fondamentali per incrementare la legittimità dei processi di governance di Internet:

  • la partecipazione efficace e significativa di tutti gli stakeholder, specialmente dai paesi in via di sviluppo; e
  • la costruzione di sufficiente capacità nei paesi in via di sviluppo, in termini di conoscenza e di risorse umane, finanziarie e tecniche.

75. Il WGIG ha identificato un certo numero di raccomandazioni che derivano dalle questioni prioritarie delineate nella Sezione III. Alcune di esse sono indirizzate ai vari meccanismi di governance di Internet, proposti nella Sezione V.A, mentre altre non sono attribuite ad alcuna specifica istituzione.

76. Amministrazione dei file di zona e del sistema dei root server del sistema dei nomi a dominio (DNS)

  • Definire gli accordi istituzionali, e le responsabilità e relazioni tra le istituzioni, necessarie per garantire la continuità del funzionamento stabile e sicuro del sistema dei root server del DNS;
  • Considerato che il numero dei root server non può essere incrementato a più di tredici per limitazioni del protocollo, svolgere una analisi dei requisiti per determinare l'evoluzione appropriata dell'architettura, inclusa una possibile ristrutturazione, per rispondere alle richieste degli utenti finali;
  • Chiarificare gli accordi istituzionali necessari a garantire la continuità del funzionamento stabile e sicuro del sistema dei root server durante e dopo un possibile periodo di riforma della governance.

77. Indirizzamento IP

  • La transizione a IPv6 dovrebbe assicurare che le politiche di allocazione degli indirizzi IP offrano una equa accessibilità alle risorse.

78. Costi di interconnessione

  • Invitare le agenzie internazionali e la comunità dei donatori ad intensificare i propri studi in quest'area, in particolare per esaminare soluzioni alternative come lo sviluppo di dorsali IP regionali e la creazione di punti di accesso locali e regionali.
  • Invitare i gruppi che studiano le questioni di governance di Internet a prendere nota della Dichiarazione di Principi del WSIS, ossia di essere multilaterali, trasparenti, democratici e di avere la capacità di affrontare la governance di Internet in modo coordinato, basandosi su un approccio multi-stakeholder.
  • Invitare le organizzazioni internazionali coinvolte a riferire su queste materie a qualsiasi forum, entità o meccanismo/i che il WSIS creerà per le questioni legate alla governance di Internet e al coordinamento globale.
  • Incoraggiare programmi di donazione e altri meccanismi di finanziamento allo sviluppo a prendere nota della necessità di fornire finanziamenti per iniziative che sviluppano la connettività, punti di scambio Internet (IXP) e contenuto locale per i paesi in via di sviluppo.
  • Appoggiandosi sugli attuali accordi internazionali, incoraggiare le parti interessate a continuare e approfondire il lavoro nelle organizzazioni internazionali coinvolte sulle questioni della connettività Internet internazionale.

 

79. Stabilità di Internet, sicurezza e crimine online

  • Sforzi dovrebbero essere compiuti, insieme a tutti gli stakeholder, per creare accordi e procedure tra le agenzie nazionali di applicazione della legge compatibili con una appropriata protezione della privacy, dei dati personali e di altri diritti umani;
  • I governi, in cooperazione con tutti gli stakeholder, dovrebbero esplorare e sviluppare strumenti e meccanismi, inclusi i trattati e la cooperazione, per permettere una efficace investigazione e persecuzione di reati commessi nel cyberspazio e contro reti e risorse tecnologiche, affrontando il problema della giurisdizione transnazionale e indipendentemente dal territorio da cui il reato è stato commesso e/o dalla collocazione dei mezzi tecnologici utilizzati, pur rispettando la sovranità nazionale.

80. Spam

  • Vi è la necessità di un coordinamento globale tra tutti gli stakeholder per sviluppare politiche e strumenti tecnici per combattere lo spam.
  • Il WSIS dovrebbe riconoscere la necessità di agire contro lo spam e includere principi di azione comuni a proposito della cooperazione in questo campo. Esso dovrebbe riconoscere la necessità di produrre sforzi contro lo spam non solo a proposito della legislazione e della sua applicazione transnazionale, ma anche in termini di autoregolamentazione dell'industria, soluzioni tecniche, cooperazioni tra i governi e la comunità Internet, creazione di consapevolezza ed educazione degli utenti. In questo contesto una attenzione speciale dovrebbe essere data alle limitazioni di connettività e di banda dei paesi in via di sviluppo. Una dichiarazione comune potrebbe essere concordata in occasione del WSIS ed allegata al documento/i finale/i del Summit.

81. Libertà di espressione

  • Assicurare che tutte le misure prese riguardo a Internet, in particolare quelle prese per motivi di sicurezza o per combattere il crimine, non portino a violazioni dei principi dei diritti umani.

82. Partecipazione significativa nello sviluppo delle politiche globali

  • Le organizzazioni internazionali, incluse le organizzazioni intergovernative dove coinvolte, dovrebbero assicurare che tutti gli stakeholder, particolarmente dai paesi in via di sviluppo, abbiano l’opportunità di partecipare nella determinazione delle decisioni politiche che li coinvolgono, e promuovere e sostenere tale partecipazione.
  • Sforzi specifici dovrebbero essere fatti per affrontare la mancanza di fondi dei diversi stakeholder dei paesi in via di sviluppo, che impedisce loro di partecipare attivamente e regolarmente nei processi della governance internazionale di Internet.

83. Protezione dei dati e diritti alla privacy

  • Incoraggiare le nazioni che non dispongono di legislazione sulla privacy e/o sulla protezione dei dati personali a sviluppare, con la partecipazione di tutti gli stakeholder, regole chiare ed inquadramenti legali per proteggere i cittadini contro il cattivo uso dei dati personali, particolarmente in quelle nazioni che non dispongono di una tradizione legale in questi campi;
  • L’ampio spettro di questioni legate alla privacy descritte nel Rapporto Complementare dovrebbe essere discusso in un ambiente multi-stakeholder, per definire pratiche per affrontarle;
  • Le politiche che governano i database WHOIS dovrebbero essere riviste per prendere in considerazione l’esistenza di legislazioni sulla privacy applicabili nelle nazioni del registrar e del registrante;
  • Requisiti di politiche e di privacy per sistemi di autenticazione elettronica globale dovrebbero essere definiti in un ambiente multi-stakeholder; sforzi dovrebbero quindi essere fatti per sviluppare proposte tecniche aperte per l’autenticazione elettronica che rispondano a tali requisiti.

84. Diritti dei consumatori

  • Sforzi dovrebbero essere compiuti per rendere le leggi e i meccanismi applicativi per la protezione dei consumatori pienamente e praticamente applicabili, per proteggere i consumatori durante l’acquisto online di beni fisici e digitali e di servizi online, specialmente in transazioni internazionali.
  • Sforzi dovrebbero essere compiuti per definire standard industriali globali per i diritti dei consumatori, applicabili all’uso e/o all’acquisto di servizi online e beni digitali. Questi sforzi dovrebbero essere accettati da tutti gli stakeholder e tenere in considerazione le leggi locali e la regolamentazione applicabile a proposito della protezione dei consumatori, dei diritti di proprietà intellettuale e delle altre materie coinvolte.
  • Un processo multi-stakeholder continuo per l’esame delle nuove tecnologie sviluppate che potrebbero avere effetti sui diritti dei consumatori dovrebbe essere creato.

85. Multilinguismo

(a) Nomi a dominio

  • Assicurare lo sviluppo "dal basso" e inclusivo di una politica trasparente per l’introduzione di nomi a dominio in più lingue;
  • Il rafforzamento della partecipazione e del coordinamento di tutti i governi e di tutti gli stakeholder nel processo di governance è necessario per far avanzare lo sviluppo e l’implementazione di soluzioni per i nomi a dominio in più lingue, inclusi indirizzi e-mail in più lingue e ricerca per parola chiave;
  • Rinforzare la cooperazione tra la IETF e i registri IDN, così creando un ambiente internazionale adatto per l’ulteriore sviluppo di standard tecnici e di un piano d’azione per una messa in opera globale.

(b) Contenuti

  • Maggiore impegno dovrebbe essere messo nello sviluppo di strumenti per lo sviluppo di contenuti per facilitare la creazione di contenuti in più lingue.
  • I governi, il settore privato e la società civile sono incoraggiati a promuovere e a creare più contenuti in lingua locale da pubblicare su Internet.

 

ALLEGATO: MEMBRI DEL WORKING GROUP ON INTERNET GOVERNANCE

Abdullah Al-Darrab

Deputy Governor of Technical Affairs, Communications and Information Technology Commission of Saudi Arabia; Riyadh

Carlos A. Afonso

Director of Planning, Information Network for the Third Sector (Rits);

Member, Brazil's Internet Steering Committee (CGIbr);

Member, Non-Commercial Users Constituency (NCUC/ICANN); Rio De Janeiro

Peng Hwa Ang

Dean, School of Communication and Information, Nanyang Technological University; Singapore

Karen Banks

Networking and Advocacy Coordinator, Association for Progressive Communications;

Director, GreenNet; London

Faryel Beji

President and CEO, Tunisian Internet Agency; Tunis

Vittorio Bertola

Chairman, ICANN At Large Advisory Committee;

President & CTO, Dynamic Fun; Turin

José Alexandre Bicalho

Member, Brazilian Internet Steering Committee;

Advisor to the Board of Directors of the National Telecommunications Agency; Brasilia

Kangsik Cheon

Chief Operating Officer, International Business Development, Netpia; Seoul 

Trevor Clarke

Permanent Representative of Barbados to the United Nations in Geneva; Geneva 

Avri Doria

Research Consultant; Providence, Rhode Island

William Drake

President, Computer Professionals for Social Responsibility;

Senior Associate, International Centre for Trade and Sustainable Development; Geneva

Raúl Echeberría

Executive Director/CEO of LACNIC - Latin American and Caribbean Internet Addresses Registry; Montevideo.
Dev Erriah

Chairman, ICT Authority of Mauritius; Port Louis

Baher Esmat

Telecom Planning Manager, Ministry of Communications and Information Technology of Egypt; Cairo

Juan Fernandez

Coordinator of the Commission of Electronic Commerce of Cuba; Havana

Ayesha Hassan

Senior Policy Manager for Electronic Business, IT, and Telecommunications, International Chamber of Commerce; Paris

David Hendon

Director of Business Relations, UK Department of Trade and Industry; London

Qiheng Hu

Adviser to the Science and Technology Commission of the Ministry of Information Industry of China; Former Vice-President of the Chinese Academy of Sciences; Beijing

Willy Jensen

Director General, Norwegian Post and Telecom Authority; Oslo

Wolfgang Kleinwächter

Professor, International Communication Policy and Regulation, University of Aarhus; Aarhus

Jovan Kurbalija

Director, DiploFoundation, Geneva/La Valletta; Geneva

Iosif Charles Legrand

Senior Scientist, California Institute of Technology; Pasadena, California  

Donald MacLean

Director, MacLean Consulting; Ottawa

Allen Miller

Executive Director, World Information Technology and Services Alliance;

Arlington, Virginia

Jacqueline A. Morris

Consultant, Port of Spain

Olivier Nana Nzépa

Coordinator, Africa Civil Society, Yaoundé

Alejandro Pisanty

Director of Computing Academic Services, Universidad Nacional Autonoma de Mexico; Vice-Chairman of the Board of ICANN; Mexico City

Khalilullah Qazi

Counsellor, Permanent Mission of Pakistan to the United Nations in Geneva; Geneva

Rajashekar Ramaraj

Managing Director, Sify Limited; Chennai (formerly Madras)

Masaaki Sakamaki

Director, Computer Communications Division, Ministry of Internal Affairs and Communications; Tokyo

Joseph Sarr

President, NTIC Commission, Dakar Regional Council; Dakar

Peiman Seadat

Counsellor, Permanent Mission of Iran to the United Nations in Geneva; Geneva

Charles Sha’ban

Executive Director, Abu-Ghazaleh Intellectual Property; Amman

Lyndall Shope-Mafole

Chairperson, Presidential National Commission on Information Society and Development of South Africa; Pretoria

Waudo Siganga

Chairman, Computer Society of Kenya; Nairobi 

Juan Carlos Solines Moreno

Executive Director, Gobierno Digital; Quito

Mikhail Yakushev

Director of legal support department, Ministry of Information Technology & Communications of the Russian Federation; Moscow 

Peter Zangl

Deputy Director-General, Directorate General Information Society and Media, European Commission, Brussels

Jean-Paul Zens

First Counsellor, Director of the Media and Telecom Department, Ministry of State of

Luxembourg; Luxembourg City

 

 

 

 

Segreteria del WGIG

Markus Kummer, Executive Coordinator

Frank March, Senior Programme Advisor

Tarek Cheniti, Consultant

Hind Eltayeb, Administrative Assistant

*****

Robert Shaw, part-time, offerto dall’ITU

Howard Williams, part-time, offerto dalla Università di Strathclyde

David Satola, World Bank (part-time, a titolo personale)

*****

Chengetai Masango, Intern (aprile - luglio 2005)

Seiiti Arata, Fellow, in associazione con DiploFoundation (giugno 2005)

Dhrupad Mathur, Fellow, in associazione con DiploFoundation (giugno 2005)

Chango Mawaki, Fellow, in associazione con DiploFoundation (giugno 2005)

GLOSSARIO

APEC : Asia-Pacific Economic Cooperation (Cooperazione Economica dell’Asia-Pacifico)
ASCII : American Standard Code for Information Interchange; codifica su sette bit dell’alfabeto latin
ccTLD : Country code top-level domain (dominio di primo livello a codice nazionale), come .uk (United Kingdom), .de (Germany) o .jp (Japan)
DNS : Domain name system: traduce i nomi a dominio in indirizzi IP
GAC : Governmental Advisory Committee (Comitato Consultivo Governativo) di ICANN
gTLD : Generic top-level domain (dominio di primo livello generico), come .com, .int, .net, .org, .info
IANA : Internet Assigned Numbers Authority
ICANN : Internet Corporation for Assigned Names and Numbers
ICT : Information and communication technology
ICT4D : Information and communication technology for development
IDN : Internationalized domain names: nomi a dominio che utilizzano un insieme di caratteri diverso da ASCII
IETF : Internet Engineering Task Force
IGOs : Intergovernmental organizations (organizzazioni intergovernative)
Indirizzo IP : Indirizzo Internet Protocol: un identificatore unico che corrisponde a ciascun computer o dispositivo su una rete IP. Attualmente esistono due tipi di indirizzi IP attivamente in uso: IP versione 4 (IPv4) e IP versione 6 (IPv6). IPv4 (che usa numeri di 32 bit) è stato usato a partire dal 1983 ed è tuttora la versione più comunemente utilizzata. La messa in opera del protocollo IPv6 è iniziata nel 1999. Gli indirizzi IPv6 sono numeri di 128 bit.
IP : Internet Protocol
IPRs : Intellectual property rights (diritti di proprietà intellettuale)
IPv4 : Versione 4 dell’Internet Protocol.
IPv6 : Versione 6 dell’Internet Protocol.
ITU : International Telecommunication Union (Unione Internazionale delle Telecomunicazioni)
IXPs : Internet exchange points (punti di interscambio di traffico Internet)
MDGs : United Nations Millennium Development Goals
NAPs : Network access points
NGN : Next generation network (rete di prossima generazione)
OECD : Organisation for Economic Cooperation and Development (OCSE, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico)
Registrar : Una entità approvata ("accreditata") da un registro per vendere/registrare nomi a dominio in suo nome.
Registro : Un registro ("registry") è una azienda o organizzazione che mantiene un database centralizzato per i TLD o per blocchi di indirizzi IP (per esempio i RIR – vedi sotto). Alcuni registri operano senza alcun registrar mentre alcuni operano con dei registrar ma permettono anche registrazioni dirette presso il registro.
RIR : Regional Internet registry (registro Internet regionale). Queste organizzazioni senza fine di lucro sono responsabili per la distribuzione di indirizzi IP su scala regionale ai fornitori di servizi Internet (ISP) e ai registri locali.
Root server : Server che contengono puntatori ai server DNS per tutti i TLD. In aggiunta ai 13 root server "originali" che trasmettono il file di zona (root zone file) gestito da IANA, vi è ora un grande numero di server "anycast" che forniscono le stesse informazioni e che sono stati disposti per tutto il mondo da alcuni dei 12 operatori "originali".
Root zone file : (File di zona radice/File di zona dei root server) File matrice contenente i puntatori ai server DNS per tutti i TLD.
SMEs : Small and medium sized enterprises (PMI, piccole e medie imprese)
TLD : Top-level domain (dominio di primo livello, vedi anche ccTLD e gTLD)
WGIG : Working Group on Internet Governance
WHOIS : WHOIS è un protocollo di richiesta e risposta orientato alla transazione che è ampiamente usato per fornire servizi informative agli utenti di Internet. Per quanto originariamente utilizzato dalla maggior parte (ma non tutti) degli operatori di registri di TLD per fornire servizi di "pagine gialle" e informazioni sui nomi a dominio registrati, le attuali implementazioni coprono uno spettro molto più ampio di servizi informativi, incluse le ricerche WHOIS presso i RIR per le informazioni di assegnazione degli indirizzi IP.
WSIS : World Summit on Information Society.
WTO : World Trade Organization
Quaderno WSIS 2005 indice
Rapporto WGIG luglio 2005