- "CNUCE,
un acronimo ostico, difficile da pronunciare. In italiano, propriamente,
non esistono parole che cominciano con "cn". Ostico il nome,
ma programmatico: Centro nazionale universitario di calcolo elettronico.
.... Reti e spazio stavano allora sulla frontiera: Lenzini fu spedito fin
dal '73 al Centro Scientifico di Cambridge (Massachussets) per seguire
e collaborare ai primi sviluppi delle reti di calcolatori. ... Più
tardi, dal '75 mi pare, Trumpy era alla NASA a imparare i segreti della
propagazione accurata di orbite di satelliti, del loro controllo in lancio
e rientro ed anche a carpire interi pacchetti di programmi essenziali.
Noi volevamo collegarci a quella rete e ... " [Gianfranco Capriz]
- Il vecchio
Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico (C.N.U.C.E.) dell'Università
di Pisa è stato per anni, da parte di molti, conosciuto solo per
i soli aspetti legati alla sua vocazione originaria di centro erogatore
di risorse e competenze per il calcolo scientifico. Quando il CNUCE, nel
novembre del 73, divenne un Istituto del CNR, si discusse la questione
del nome e si decise di mantenere il nome originario, omettendo i puntolini,
in quanto si ritenne che la reputazione guadagnata fosse un patrimonio
da conservare e sul quale cercare una continuità per le attività
del futuro.
- A quel
tempo (inizio anni '70) la Divisione Servizio Elaborazione Dati (Paolo
Bronzoni) già era impegnata nello sviluppo di tecnologie relative
alla trasmissione dati e curava i rapporti con le case costruttrici e con
la compagnia telefonica, Marco Sommani fu arruolato nella Divisione con
una borsa di studio. Accanto, la Divisione Grandi Progetti (Luciano Lenzini)
si occupava di progetti per realizzare una rete di elaboratori orientati
alla ricerca.
- Per rete
si intendeva una serie di elaboratori indipendenti, interconnessi in modo
tale che a ciascuno di essi fossero disponibili le risorse di tutti gli
altri.
- Il progetto
venne condotto in collaborazione con le Università di Padova e di
Torino, il CNEN di Bologna, lo CSATA di Bari ed i centri scientifici IBM
di Pisa e Cambridge (Massachussets). E qui che Claudio Menchi, Fausto Caneschi,
nomi legati alla evoluzione dei servizi di rete in Italia, iniziarono i
loro studi sotto la guida di Lenzini; ad essi si unirono successivamente
Antonio Blasco Bonito, Daniele Vannozzi e Laura Abba.
- Ma nella
realizzazione di infrastrutture di comunicazione non si sarebbe fatta molta
strada semplicemente mettendo insieme calcolatori e linee di trasmissione
senza aver prima messo a punto convenzioni comuni che consentissero loro
di comunicare agevolmente (protocolli).
- Lo studio
dei protocolli di comunicazione (ISO/OSI e TCP/IP) divenne proprio del
cosiddetto gruppo di ricerca dei "lenziniani".
- Nel CNUCE,
nato come centro servizi, l'attività di ricerca ha trovato sede
propria subito dopo l'ingresso nel CNR e, in molti casi, ha avuto un formale
riconoscimento alla fine degli anni 70, quando il CNR-CNUCE passò
un primo periodo di ristrutturazione, alla fine del quale raggiunse un
assetto simile a quello mantenuto poi negli anni.
- I gruppi
di ricerca hanno poi raggiunto, nei rispettivi settori di competenza, riconoscimenti
a livello nazionale ed internazionale di tutto rispetto. Fra questi il
gruppo condotto da Lenzini ha certamente segnato la storia nella ricerca
sulle reti. "La nostra intuizione fu
quella di credere nei protocolli TCP/IP sviluppati da Kahn e Cerf. Altri
standard e tecnologie proposti per connettere e far comunicare dei computer
in rete, in particolare l'OSI (Open Systems Interconnection), sponsorizzata
dall'ISO, l'Organizzazione Mondiale per gli Standard, pensavamo non avessero
le stesse possibilità di sviluppo e successo. Un'intuizione felice."
[Stefano Trumpy]
- Da quando
Stefano Trumpy diviene [1983] direttore del CNR-CNUCE e si impegna personalmente
nel settore delle reti per la ricerca, occupando ruoli chiave a livello
nazionale ed internazionale, c'è stato un incremento dello sforzo
gestionale del CNR-CNUCE nel settore, con impegno di risorse ad alta qualificazione
sfociate nei riconoscimenti e nelle performances vincenti dell'Istituto:
sarà Stefano Trumpy stesso nel 1992 a portare il CNR-CNUCE tra i
soci fondatori della Internet Society.
- "20
anni dopo, è grazie allo IIT (Istituto di Informatica e Telematica
di Pisa), che il CNR conferma il suo sostegno alle attività della
Internet Society in un percorso di sviluppo di Internet che passa necessariamente
attrarverso lo studio delle regolamentazioni per assicurare la sicurezza,
la stabilità della infrastruttura e per superare i problemi sociali
connessi agli utilizzi non appropriati della Rete. Queste attività
sono particolarmente importanti sia per quanto riguarda gli aspetti più
squisitamente scientifici, sia per quanto riguarda le opportunità
di confronto in gruppi di esperti che, pur operando in settori diversi,
trovano interessi convergenti e facilitano l'avvio di attività multidisciplinari.
" [Domenico Laforenza]
|