- IETF era
nata nel Gennaio 1986 come uno sparuto gruppo (21 persone) di ricercatori
che si sono ritrovati a San Diego (California) sotto il nome di "DARPA
- Gateway Algorithms and Data Structures Task Force", nome che in
quella occasione è stato cambiato per la prima volta in IETF.
- Sino al
1990 la cosa ha continuato sotto la forma di gruppo informale di esperti
che pubblicava informalmente delle "richieste di commento" (gli
RFC), che poi venivano più o meno implementate nella pratica dei
dispositivi e programmi in circolazione sulla rete.
- La mancanza
però di un cappello formale creava problemi di ordine pratico-amministrativo-legale
allo svolgimento dei lavori di IETF, che all'inizio degli anni '90 divennero
evidenti.
- A parte
la logistica (per far funzionare IETF servivano sempre più persone,
un ufficio amministrativo, un ufficio che gestisse le spese e le entrate,
qualcuno che negoziasse con le località ospitanti), anche la tutela
della proprietà intelletuale dei lavori prodotti andava stabilita
in modo appropriato.
- Ma c'era
di più: era necessario avere un'organizzazione che diffondesse anche
culturalmente l'uso della rete (che allora NON era solo basata su TCP/IP
ma era ancora una interconnessione di reti, anche tecnologicamente diverse)
all'interno non solo delle istituzioni scientifiche, ma della società
civile.
- IETF era
solo il braccio (tecnico) armato della rete, e non poteva e non doveva
occuparsi di queste altre cose.
- Da qui
la decisione di approfittare della necessità di "un papà"
per IETF per fare altro, per fare di più e per guardare lontano.
- È
stata quindi una decisione "sociale", nata dalle idee di varie
persone, con Vint Cerf in testa, dettata anche dalla necessità di
trovare un punto di incontro tra gli utilizzatori della rete, non solo
tra i costruttori della stessa, ma anche per portare la rete in casa di
chi si occupava di "altro", e per poter discutere della rete
con entità politiche e finanziarie.
- Inoltre
la necessità di colloquio formale con altre entità formali
(ITU, per esempio) richiedeve l'esistenza di una struttura legale-formale
che facesse il cappello di IETF.
- ISOC,
nel 1992, servì anche a questo, oltre che allo scopo di diffusione
della cultura Internet già descritto prima.
- ISOC non
parti in sordina come IETF: la preparazione era stata fatta bene, e il
primo evento, la conferenza INET92, fu organizzato molto bene, come una
qualsiasi "grande conferenza internazionale": anche se ad IETF
nel 1992 ci andavano ancora non più di 600 persone, alla conferenza
ci vennero in molti di più.
- Formalmente,
l'IETF è un gruppo di lavoro tecnico di ISOC, la cui partecipazione
è assolutamente libera "ed individuale" (ognuno rappresenta
se stesso e le sue idee, non quelle del suo gruppo, datore di lavoro o
altro) e nel quale si da il proprio contributo di lavoro "a favore
di ISOC e per la collettività".
- L'iscrizione
ad una riunione di IETF implica automaticamente l'accettazione di questa
regola e del trasferimento del risultato delle proprie azioni ed idee a
favore di ISOC.
- Quindi,
il copyright degli RFC, ma anche degli atti, delle discussioni etc. è
di ISOC, che li rende disponibili a tutti.
- ISOC assicura
ad IETF vari servizi:
- logistica/supporto,
per l'organizzazione sia delle riunioni che del lavoro (mailing list, siti
web, strumenti di lavoro, etc). ISOC assicura anche il personale amministrativo
necessario per lo svolgimento delle fuzioni di IETF.
- legale/istituzionale,
per la gestione della proprietà intelletuale dei lavori svolti,
per la protezione dei diritti (a volte è capitato di finire dal
giudice per controversie sui diritti d'uso di alcune specifiche, che qualcuno
voleva rendere non pubbliche anche se prodotte da IETF, o per conflitti
su brevetti).
- ISOC è
anche l'organizzaione formale che stipula i rapporti/memorandum/contratti
con altre organizzazioni mondiali, per esempio ITU, e lo fa a nome di IETF,
che legalmente non esiste e quindi non lo può fare.
- Tradotto
in una frase: ISOC esercita la patria potestà su IETF.
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