- Sono stato
borsista presso l'Istituto CNUCE del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche)
prima ancora di laurearmi. Lavoravamo nel 1988 ad uno study contract dell'IBM
(ASTRA - Application Software & Technical Reports for Academia) che
oggi definirei un antesignano del WAIS, che fu antesignano del GOPHER che
aveva preceduto l'esplosione del WEB.
- Alcuni
anni dopo partecipai con Laura, Stefano ed altri cari amici del CNUCE alla
conferenza INET91 a Copenhagen.
- Ero partito
per il militare dopo la laurea ma cercavo comunque di collaborare al progetto
RINAF (Regional Information Society Network for Africa), finanziato dall'Unesco
e rivolto all'interconnessione alla rete di alcuni paesi africani.
- Ricordo
che avevo potuto ricevere un permesso per poter interrompere il mio servizio
militare per una settimana e partecipare al convegno dove avrei dovuto,
forse per la prima volta, tenere un seminario sulle reti di telecomunicazioni
proprio per i delegati dei paesi africani che partecipavano al progetto.
- Rimasi
molto colpito dalla diffusione di ISDN nel nord Europa e dal fatto che
il presidente di Terena avesse sostenuto "l'anno prossimo festeggeremo
i 500 anni dalla scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo ma
i nostri Vichinghi con i loro Drakkar le stesse coste le avevano raggiunte
già centinaia di anni prima!".
- La sede
del congresso era collegata in DIAL-UP tramite rete ISDN e io mi ero laureato
su reti metropolitane DQDB (IEEE 802.6) ed ero super interessato agli sviluppi
del Broadband ISDN (basato sul modo di trasporto ATM). A quel tempo non
sapevo che uno dei massimi leader mondiali nel settore della commutazione
e della produzione di centrali ISDN fosse proprio ITALTEL, ne sapevo che
in Bellcore fossero impiegati i codec Telettra altro leader mondiale nel
settore della codifica e della trasmissione radio. Ma questa è un'altra
storia che ci porterebbe ad altre riflessioni.
- Erano
i congressi globali più importanti per le Reti della Ricerca (le
NREN - National Research and Education Networks) e la ricerca sulle reti
non aveva nulla a che fare con le reti per la ricerca.
- Eppure,
Laura, Stefano ed io eravamo convinti che qualcosa sarebbe cambiato, che
certamente ci sarebbe stata "una convergenza" verso soluzioni
globali, scalabili, flessibili che avrebbero potuto coinvolgere tutti,
proprio tutti, anche i paesi più svantaggiati.
- È
importante cercare di comprendere cosa fossero le reti IBM, DIGITAL, TCP/IP…
a quel tempo. L'OSI era stato definito sulla carta in decenni di riunioni
di ISO, ITU, ecc. eppure questi "cantinari" tra cui Jon Postel
(di cui non scorderò mai il codino bianco) o Van Jacobson (ricordo
i commenti di Marco Sommani che aveva immediatamente apprezzato e compreso
le sue idee sul congestion control del TCP) pensavano che quello stack
avrebbe potuto funzionare come collante universale come l'elemento chiave
per un Internetworking globale a quel tempo tutt'altro che scontato. L'anno
dopo come annunciato a Copenhagen, ad INET92 sarebbe stata fondata la Internet
Society. Ricordo che per RINAF eravamo tutti arrazzati dal DIAL-UP IP.
- Ricordo
i primi TELEBIT (azienda fondata da Paul Baran a cui si attribuisce l'invenzione
della commutazione di pacchetto). Ricordo i modem a 512 portanti ortogonali
che usavamo anche su linee disastrate. Il networking più plausibile
per quei paesi restava a quel tempo FIDONET e UUCP (che oggi chiameremo
DTN - Delay Tolerant Networking).
- Ho tre
ricordi molto nitidi della conferenza INET92 (di cui ho ritrovato la borsina
in tela fornita ai congressisti per i proceedings rigorosamente cartacei).
- Il primo
è relativo alla presentazione di Stefano su RINAF ed al fatto che
forse proprio grazie a questi nuovi dispositivi avremmo potuto collegare
a Wais, Gopher, ecc. anche i paesi in via di sviluppo usando il Dial-up
IP.
- Il secondo
è relativo ad una specie di breve litigata che avevo fatto con un
certo Christian Huitemà (io non sapevo certo chi fosse) che mi aveva
detto che secondo lui avremmo potuto nel futuro trasmettere conferenze
come quella a livello globale (cosa che lui stava già facendo nel
progetto Rodeo all'INRIA). Io ero tutto appassionato al Broadband ISDN,
all'ATM eppure quando a Pisa qualche anno più tardi il prof. Roveri
direttore del progetto finalizzato Telecomunicazioni del CNR chiese, in
aula magna ad Ingegneria, se secondo qualcuno di noi si sarebbe potuto
trasmettere voce e video su una banale rete Ethernet, in modalità
a pacchetto puntando il dito verso di me … io risposi si e risposi si perchè
alla fine Christian mi aveva convinto.
- È
da lì che poi sulla MAN Toscana abbiamo condotto i primi esperimenti
in Italia di voce e video a pacchetto in modalità multicast. Esperimenti
che avevamo esteso anche sulla rete GARR in collaborazione con il gruppo
di Maurizio Lancia al CNR di Roma. A Pisa usavamo le workstation prestate
da Silicon Graphics (le stesse impiegate per girare Jurassic Park).
- Il terzo
ricordo è legato alla presentazione plenaria di Toshitada Doi (il
capo del Data Center della Sony in Giappone - nipote di un vero Samurai!)
-11:00-12:00 Keynote address: Toward Multimedia Networking by Toshitada
Doi (Sony, Japan).
- Davvero
non lo scorderò mai: si presentò con dei pantaloni a mezza
caviglia modello Charlie Chaplin ma era il nipote del Samurai e nessuno
si azzardò a sorridere. Nel corso della sua presentazione parlò
dei notevoli progressi tecnologici del suo paese e della Sony e poi passo
a concludere con il suo capolavoro di comunicazione: prima fece vedere
sullo schermo gigante un testo scritto, poi una voce che leggeva il testo,
poi un'immagine fissa di una persona e in sottofondo la voce che leggeva
lo stesso testo, poi uno slow-motion video (stessa frase) ed infine un
full motion in audio e video di buona qualità.
- In tutti
i casi quantificò attentamente l'informazione necessaria che sarebbe
stata eventualmente trasmessa. "Vi ho dimostrato che l'emozione è
proporzionale alla quantità di informazione".
- Circa
600 persone in quell'aula restarono ammutolite. Gli organizzatori a questo
punto chiesero se c'era qualcuno che voleva fare domande.
- Io ero
seduto piuttosto in fondo alla sala (organizzata in scalinate come ogni
auditorium di grandi dimensioni). Si alzò davanti a me un ciccione
in pantaloncini corti. Il ciccione aveva una maglietta con scritto Columbia
ed appena si alzò con quei pantoloncini da tennis io pensai "non
vorrai mica sfidare il Samurai?!".
- Si avvicinò
ad uno dei microfoni con asta presenti in diversi punti della sala e disse
"Lei ha affermato che l'informazione è proporzionale all'emozione".
"Si, risposte il samurai". "Ha mai letto Dickens?"
disse il ciccione "Ho provato più emozione nel leggere Dickens
che in tutti i film della Columbia Pictures che ho visto fino ad oggi".
- Esplose
un applauso. Fu una grande lezione. Una lezione ed un'emozione che ancora
oggi mi commuove pensando che davvero non si tratta solo di bit, byte,
trame e pacchetti… ma di uomini e della loro inarrestabile passione nel
comunicare.
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