- L'Internet
è fisiologicamente orientato a "mercato
perfetto" per definizione: "the
Internet is for everyone", come ha chiarito una volta per tutte Vint
Cerf .
- "Per
ogni persona", "in
ogni parte del mondo".
- Il presente
capitolo è dedicato a documentare la dialettica locale~globale dell'Internet
sotto il profilo geopolitico.
- "The
Internet is for everyone" implica un impegno programmatico ed inesausto
contro ogni esclusione, o anche solo limitazione, allo sviluppo della interconnessione
globale di reti.
- Contro
ogni "digital divide" come
si dice con popolare conio originariamente ancorato ai gap socioeconomici
sviluppo/sottosviluppo.
- Ma la
efficace categoria è da estendere correttamente pure alle politiche
di ibernazione tecnologica nei paesi sviluppati, e a una vocazione che
non ha confini ad inserire nel sistema d'informazione automatica la distorsione
di un "filtro politico di ritardo".
- Di conseguenza,
un contributo nazionale alla evoluzione dell'Internet si misura quindi
su entrambe le facce del suo indiscriminato insediamento integrale: locale
e globale.
- Non sorprenderà
quindi il lettore il filo rosso di una pluriennale
e connotata "politica estera" dell'Internet italiano:
dai coordinamenti documentati nei precedenti capitoli fra i pionieri locali
e i pionieri internazionali per garantire sponda transatlantica al modello
internetworking ...
- ... Sino
a lustri di trasferimento di know how orientato esemplarmente alle TEC,
secondo una lontana felice definizione di Stefano Trumpy poi assorbita
nel gergo ISOC internazione: le "technologically
emerging countries"
- Africa;
- America
Latina;
- Asia;
- Mediterraneo.
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