- Tanto
tempo fa, in una rete, lontano lontano, iniziò una grande avventura.
- Dal caos
di nuove idee per la comunicazione, esperimenti, architetture di prova
e crogioli di test, emerse una cornucopia di reti: iniziando da ARPANET,
si sviluppò un torrente di reti che, in fine, si collegarono sino
a divenire Internet. Qualcuno doveva tenere traccia di tutti i protocolli,
gli identificatori, le reti e gli indirizzi e, infine, dei nomi di tutti
gli oggetti nell'universo della rete.
- E qualcuno
doveva tenere traccia di tutte le informazioni che venivano fuori con la
forza di un vulcano dall'intensità di dibattiti e discussioni e
infinite invenzioni che sono proseguite senza sosta per 30 anni.
- Quel qualcuno
è stato Jonathan B. Postel, la nostra Internet Assigned Numbers
Authority, amico, ingegnere, consigliere, leader, icona … e ora, il primo
dei giganti ad allontanarsi da noi.
- Jon, il
nostro amato IANA, se n'è andato.
- Anche
mentre scrivo queste parole non riesco ad accettare questo fatto così
crudo.
- L'avevamo
già quasi perso una volta nel 1991. Sapevamo sicuramente che era
a rischio, come lo siamo tutti.
- Ma era
stato la nostra roccia, il basamento su cui si appoggiava ogni nostra ricerca
web ed ogni mail, sempre presente per mediare la disputa occasionale, per
richiamarci quando la nostra documentazione non rendeva giustizia all'argomento,
per prendere decisioni difficili con apparente facilità e per essere
consultato quando era necessaria una valutazione approfondita.
- Sopravvivremo
alla perdita e continueremo a ricordarlo. Jon ha lasciato un'eredità
monumentale all'attenzione di tutti gli internauti: un servizio in movimento
per decenni, in evoluzione continua quando gli altri sembravano paralizzati,
trovando sempre il giusto percorso in un campo minato irto di ostacoli
tecnici e talvolta anche politici.
- Abbiamo
frequentato la stessa scuola, Van Nuys High, nella San Fernando Valley
a nord di Los Angeles, ma eravamo in classi diverse e io allora non lo
conoscevo. Steve Crocker era un altro della banda della Van Nuys che faceva
parte del gruppo e guidò lo sviluppo dei primi protocolli host-host
per ARPANET.
- Quando
Steve tirò fuori l'idea della serie dei Request for Comments, Jon
ne diventò fulmineamente il redattore.
- Quando
diventò necessario tener traccia di tutti gli indentificatori degli
host e dei protocolli, Jon si propose come Zar dei Numeri e poi come IANA,
appena Internet fu impiantata.
- Jon fu
membro fondatore dell'Internet Acrhitecture Board e vi si dedicò
senza interruzione dalla sua fondazione ad oggi.
- È
stato il PRIMO membro individuale della Internet Society - lo so, perché
lui e Steve Wolff fecero a gara per vedere chi per primo compilava i moduli
di adesione ed effettuava il pagamento: e vinse Jon!
- Ebbe la
funzione di fiduciario della Internet Society.
- Era il
custode del dominio .US, uno dei fondatori del servizio Internet "Los
Nettos" e, fra una cosa e l'altra, gestiva la divisione di ricerca
sulle reti dell'Information Sciences Institute della USC (University of
Southern California).
- Jon amava
la vita all'aria aperta.
- So che
era solito godersi le camminate con zaino in spalla sulle alte Sierre intorno
a Yosemite. Barba e sandali, Jon era il nostro stabile patriarca hippy
alla UCLA (University of California at Los Angeles).
- Era una
persona riservata, ma perfettamente in grado di sfoderare siluri fotonici
e di andare sui campi di battaglia con solide argomentazioni ingegneristiche.
- E poteva
essere ostinato oltre ogni aspettativa. Credo che avrebbe potuto sopravanzare
la Sfinge quanto alla capacità di sostenere gli sguardi.
- Jon ispirava
lealtà e devozione continua fra i suoi amici e colleghi. Per me,
impersonava le parole "servizio disinteressato".
- Per quasi
30 anni, Jon ha servito tutti noi, ricevendo in cambio poco, addirittura
ricevendo talvolta insulti quando avrebbe meritato il nostro più
profondo apprezzamento.
- È
stato particolarmente gratificante all'ultima riunione Internet Society
di Ginevra vedere Jon ricevere la medaglia d'argento dell'ITU, l'Unione
Internazionale delle Telecomunicazioni.
- È
un premio riservato in genere ai Capi di Stato, ma non mi viene in mente
alcuno più meritevole di lui di questo riconoscimento universale
per i suoi contributi.
- Adesso
che sembra quasi impossibile evitare la sensazione di un enorme senso di
vuoto, come se nel nostro universo della rete si fosse spalancato un abisso
e vi fosse stato inghiottito il nostro amico, devo dirvi che trovo conforto
quando contemplo tutto ciò che è stato messo insieme da Jon.
- Jon lascia
una eredità di documenti da lui elaborati, che raccontano la nostra
storia collettiva di Internet includendo non solo ciò che è
tecnico ma anche ciò che è poetico ed estroso.
- Jon aveva
portato a termine l'inserimento di un successore per la sua funzione IANA
e lascia alla comunità una eredità duratura di servizio in
quel ruolo.
- La sua
memoria è ricca e vibrante, e non svanirà dalla nostra coscienza
collettiva. Ci saranno quasi sicuramente molti riconoscimenti per il monumentale
servizio di Jon alla Comunità Internet.
- Come presidente
in carica della Internet Society, mi impegno a istituire un premio intitolato
a Jon per riconoscere un servizio di lunga durata a beneficio della comunità,
il "Jonathan B. Postel Service Award": il primo assegnatario,
postumo, sarà Jon stesso.
- Se Jon
fosse qui, sono sicuro che ci spronerebbe a non piangere la sua dipartita,
ma a rallegrarci per la sua vita e per i suoi contributi.
- Ci ricorderebbe
che c'è ancora molto lavoro da fare e che ora abbiamo la responsabilità
e l'opportunità di fare la nostra parte.
- Non credo
che qualcuno possa replicare i suoi risultati, che rimangono a fare da
misura del contributo sorprendente di un uomo per una comunità che
conosceva e amava.
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