- Siamo
alla fine degli anni '60, inizio '70. In quel periodo aveva iniziato ad
operare la prima rete a commutazione di pacchetto, chiamata Advanced Research
Projects Agency Network, in breve ARPANET, e il Dott. Kahn aveva avuto
un ruolo importante nella sua progettazione.
- L'obiettivo
di ARPANET era quello di collegare computer e host per condividere le risorse.
ARPANET usava un concetto innovativo di "commutazione di pacchetto",
alternativo al tradizionale "commutazione di circuito" usato
dalle reti telefoniche.
- Nel mese
di ottobre 1972, Robert Kahn organizzò una dimostrazione delle funzionalità
di ARPANET alla International Computer Communication Conference.
- Questo
evento è stato l'origine di numerosi progetti di ricerca nazionali
ed internazionali.
- Ad esempio,
a Pisa nacque RPCNET, la prima rete italiana a commutazione di pacchetto
in ambiente di ricerca.
- Allo stesso
tempo, gli operatori di telecomunicazioni iniziarono ad interessarsi a
questa tecnologia per fornire servizi dati ai propri clienti.
- Negli
anni '70, ARPA ha sviluppato due altre tecnologie per reti a pacchetto,
uno per il groundbased packet radio (chiamato PRNET) e l'altra per il broadcast
geostationary satellites (denominato SATNET). Nessuna di queste reti a
pacchetto era in grado di parlare con ARPANET.
- L'idea
del Bob Kahn era quella di far comunicare diversi tipi di computer e di
reti senza conoscere le tecnologie di rete sottostanti.
- Questa
idea ha aperto la strada a Internet. Nella primavera del 1973, Bob Kahn
(poi ARPA) e Vint Cerf (poi a Stanford) iniziarono a lavorare insieme su
un progetto per lo sviluppo di questa idea.
- I risultati
della loro feconda collaborazione furono molti e fortemente innovativi.
- Bob e
Vint si resero conto che era necessario un "gateway" (ora conosciuto
come router) tra le reti per far parlare le loro diverse interfacce e instradare
i pacchetti di dati.
- La loro
collaborazione ha portato alla creazione di un nuovo protocollo, il Transmission
Control Protocol o TCP, che come tutti sappiamo è ancora oggi utilizzato,
dopo 35 anni dalla sua progettazione iniziale, per effettuare la comunicazione
tra processi in esecuzione su computer remoti collegati via rete o via
differenti reti.
- Per rendere
possibile la trasmissione della voce a pacchetti, nel 1978, Vint Cerf divide
il TCP in due parti. Il risultato fu il TCP e lo Internet Protocol, questo
giustifica l'acronimo TCP/IP.
- Successivamente
ci sarà lo User Datagram Protocol (UDP) e molti servizi, tra cui
l'attuale Voice over IP (VoIP), utilizzano il protocollo UDP. Con la grande
diffusione dei personal computer e l'implementazione delle Ethernet Local
Area Networks alla fine degli anni '80 aumenta notevolmente il numero di
reti che si aggiunge a Internet.
- È
interessante notare che TCP/IP è stato in grado di seguire i cambiamenti
tecnologici del passaggio sia dai mainframe ai personal computer sia dalle
reti geografiche a quelle locali.
- Allo stesso
tempo, il TCP/IP ha permesso lo sviluppo di applicazioni accessibili via
Internet che ancora oggi usiamo, compresa la posta elettronica, il World
Wide Web, Instant Messaging, i trasferimenti Peer-to-peer, e una vasta
gamma di applicazioni di collaboration e conferencing.
- Questi
sviluppi hanno contribuito a rendere la Information Technology una componente
critica in tutto il mondo industriale. Quando fu progettato il protocollo
TCP/IP venne riconosciuto come molto innovativo.
- Tuttavia
sono sicuro che nemmeno Bob e Vint immagginavano che stavano mettendo le
basi per l'Internet planetaria.
- Quasi
un miliardo di utenti sono ormai collegati a Internet. Solo le persone
che lavorano in computer networking conoscono come realmente funziona.
Pochissime persone sanno come siamo arrivati sin qui.
- Probabilmente
quasi nessuno sa che un nodo SATNET è stato installato a Pisa a
metà degli anni '80.
- Questo
è stato il terzo nodo europeo, dopo quelli installati presso l'University
College di Londra e NTE in Norvegia.
- Infatti,
verso la fine degli anni '70, Bob Kahn venne al CNUCE, un Istituto del
CNR, Consiglio Nazionale delle ricerche in Italia, con sede a Pisa, per
discutere l'estensione di SATNET in Italia.
- A quel
tempo il CNUCE stava per terminare un progetto simile a livello europeo
denominato STELLA (Satellite Transmission Experiment Linking LAboratories).
- Grazie
a questa esperienza, il CNUCE aveva le competenze necessarie per collaborare
con la comunità di ricerca SATNET. In quel periodo ci furono costruttivi
scambi tra i ricercatori di Pisa e dagli Stati Uniti.
- In diverse
occasioni Bob e Vint visitarono il CNUCE. In una di esse si disegnò
la configurazione del nodo italiano SATNET. Beh, ci volle quasi un anno
prima che il CNR approvasse l'acquisizione dell'hardware.
- Nel frattempo
ci fu un avanzamento tecnologico per l'hardware di SATNET: si passava dal
vecchio minicomputer piccolo ed economico a un nuovo computer multiprocessore
molto potente e costoso, chiamato Butterfly gateway.
- Il Butterfly
gateway fu annunciato ufficialmente in uno degli International Cooperation
Board meetings, dove ero presente.
- Potete
immaginare come mi sentivo! Ricordo di aver informato i presenti che dovevo
rinunciare a lavorare al progetto italiano nodo SATNET. Per avere il nuovo
ordine approvato dal CNR ci sarebbe voluto almeno un altro anno intero.
- E nel
frattempo ci sarebbe stato un altro avanzamento tecnologico!
- Bene,
Bob è arrivato alla pausa caffè e all'improvviso è
scomparso in un angolo con Vint. Quando la riunione si riavviò,
Bob si alzò e disse: "Luciano, ho una buona notizia per voi.
Abbiamo deciso di finanziare il Butterfly gateway italiano in modo da attivare
comunque il nodo in Italia!"
- È
stata la prima e ultima volta nella mia vita che la burocrazia ha prodotto
un risultato positivo.
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