L'Internet
costituisce un miracolo
- In un
certo senso è vero, dal momento che è un fenomeno sfuggito
all'economia programmata delle industrie delle comunicazioni, supportate
dai rispettivi governi.
L'Internet
ha un peccato originale
- È
nata da finanziamenti militari.
- Per capire
come è potuto succedere, è bene tenere presente che il modello
della ricerca militare in USA è diverso dall'Europa e dall'Italia
in particolare.
- Il Ministero
della Difesa negli USA (DoD) ha tradizionalmente investito molto in ricerca
e l'ambiente universitario e della ricerca pubblica ha sempre tratto vantaggio
da questo, senza che i risultati raggiunti rimanessero confinati agli obiettivi
militari.
- Così
l'Internet, mentre soddisfaceva le esigenze del committente, è divenuta
uno strumento molto popolare per la comunicazione tra gruppi di ricercatori
sparsi sul territorio degli Stati Uniti, cui si sono uniti ben presto gruppi
di ricerca europei e di altri continenti.
L'Internet
si è sviluppata in maniera destrutturata
- Nonostante
l'origine governativa, peraltro limitata all'erogazione dei fondi e al
raggiungimento di determinati obiettivi, l'Internet si è sviluppata
in modo decisamente libertario e destrutturato.
- Essendo
in sostanza una rete di reti, la parte di controllo centrale è sempre
stata mantenuta al minimo indispensabile, per mantenere l'unitarietà
degli indirizzamenti.
L'Internet
è governata da una oligarchia del merito
- L'Internet
ha sempre avuto uno sviluppo dal basso, pur essendo questo basso costituito
da un'oligarchia del merito, cresciuta negli ambienti universitari e successivamente
passata in parte all'industria.
- In questo
modo il protocollo di Internet (il TCP/IP) ha sconfitto il protocollo ISO/OSI
che era stato concepito dalle principali case costruttrici di elaboratori
per poter assicurare la loro interoperabilità in rete.
- Lo sviluppo
di questo ultimo protocollo aveva costi altissimi; il TCP/IP era più
semplice ed inoltre i suoi costi di sviluppo erano stati supportati dal
DoD.
Quale
legittimazione ha la rete; sorge il problema
- La crescita
esponenziale della utenza della rete ha fatto sì che si imponessero
problemi tecnici di scala e di crescita della organizzazione globale.
- Sino ad
allora Internet era stata lontana dalle questioni della legalità;
poi sono affiorati problemi che hanno messo alla prova quelle organizzazioni
di governo della rete che erano state condotte "alla buona" da
tecnici di prim'ordine, ma senza porsi troppi problemi legali e di policy.
Il
gap iniziale tra USA e EU si inizia a colmare negli anni '90
- L'affermazione
in Europa di Internet è arrivata con ritardo ma è stata progressivamente
incontenibile. Il settore accademico e di ricerca ha utilizzato Internet
in modo progressivamente massiccio a partire dalla metà degli anni
80.
- Attorno
alla metà degli anni 90 l'affermazione dell'Internet nel commercio,
nelle pubbliche amministrazioni ed in tutti gli strati della società
ha fatto sì che il numero di utenti europei superasse il numero
degli utenti negli Stati Uniti.
La
Internet governance
- In cosa
consiste il governo della rete?
- Nella
gestione di quei parametri che consentono ad Internet di mantenere la propria
unitarietà; questi sono la gestione dei protocolli concordati da
IETF (Internet Engineering Task Force), la allocazione dei numeri IP alle
risorse presenti nella rete e la allocazione dei nomi a dominio che permettono,
in sostanza, di indirizzare in modo mnemonicamente semplice i nostri interlocutori
per la posta elettronica ed i siti web.
- In questo
modo Internet può funzionare come la più grossa rete di reti
esistente o come la madre di tutte le reti.
- Apparentemente
le questioni di cui sopra potrebbero essere gestite da un gruppo di tecnici
di primo ordine, senza forti implicazioni di policy ma, come vedremo da
quello che segue, ormai non è più così.
Nasce
ICANN
- Con il
libro bianco pubblicato nel 1988 da Clinton - Gore, il governo degli USA
aveva iniziato il processo per rendere di pubblico dominio, a livello globale,
la gestione della Internet governance.
- Veniva
quindi creato ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers),
con l'intento di affidare al settore privato la gestione della "Internet
governance"; il governo degli USA, attraverso il Department of Commerce,
avrebbe mantenuto la supervisione di ICANN sintanto che non fossero stati
raggiunti gli obiettivi di base e che si fosse dimostrata la capacità
del settore privato di gestire il "core" della rete in modo affidabile
e senza eccessive contestazioni.
I
governi si interessano della rete Internet
- È
di questi anni il riconoscimento crescente, da parte di vari governi, che
la infrastruttura della rete Internet costituisce un fattore critico per
la comunità.
- Per questo
motivo, paradossalmente, mentre il governo USA apriva per disimpegnarsi,
gli altri governi, e quelli europei in particolare, aumentavano la loro
sensibilità sui temi della "Internet governance".
- Ad ICANN,
sin dall'inizio, era affiancato il Governmental Advisory Committee (GAC)
con lo scopo di favorire quella collaborazione privato-pubblico che avrebbe
contribuito a dare legittimazione ad ICANN.
- Il problema
vero, quando si parla di "Internet governance", è di stabilire
dove finisce il tecnico e dove comincia la policy; posto che si chiarisca
questo confine, come si interseca il ruolo di policy di ICANN con il livello
di policy di altri organismi internazionali e/o intergovernativi quali
ITU, WIPO, OCSE, WTO, UNDP, ISOC, W3C, ETSI, e chi più ne ha più
ne metta.
- I critici
di ICANN sostengono che ICANN non ha una legittimazione in quanto è
una company privata fondata nello stato di California e pertanto non può
legittimare alcuna imposizione e quindi neppure stabilire regole coattive
finalizzate allo sviluppo ordinato della rete Internet.
Il
miracolo necessario oggi: trovare il giusto equilibrio tra pubblico e privato,
a livello globale
- Qui si
tratta di stabilire un circuito virtuoso; i governi devono dare fiducia
ai tecnici e devono avere l'obiettivo di interferire il minimo possibile.
- In sostanza
i governi hanno bisogno dei tecnici per farsi guidare nella crescita dell'Internet
ed i tecnici hanno bisogno dei governi per guadagnare la loro legittimazione
ad operare ed ad eventualmente adottare misure prescrittive.
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