- La massa d'
urto della rivoluzione digitale costituisce una straordinaria opportunita.
a livello globale, alimentata dalla sete di liberta. di uomini e donne
di tutto il mondo, dall' intraprendenza e capacita. di rischio dei singoli
e delle imprese, dallo sviluppo impetuoso delle nuove tecnologie e dal
loro impiego sempre piu. raffinato ed efficace, soprattutto da parte dei
giovani. Ma questa imponente massa d' urto pone una serie di questioni
che la politica, se vuole confrontarsi con i problemi reali, deve affrontare
con urgenza: l' accesso alla Rete, una governance che definisca diritti
e doveri degli utenti, la trasparenza delle istituzioni. In una parola,
la Societa. dell' Informazione, e in particolare Internet, deve svilupparsi
all' insegna della democrazia.
- L' avvenire
stesso della globalizzazione si gioca nella Rete, sulla capacita. di aprirla
e al tempo stesso regolarla, a tutela della generalita. degli utenti ma
in primo luogo dei piu. deboli: i poveri nei Paesi in via di sviluppo e
quelli che piu. facilmente possono cadere vittima delle insidie informatiche,
i minori. Societa. dell' informazione significa quindi nuovi diritti e
nuove forme di partecipazione democratica, ma anche esigenza di nuove tutele.
- E' stato merito
del Summit mondiale di Tunisi del novembre 2005 aver proposto in un' arena
globale il tema dei diritti nella Societa. dell' Informazione. Vi presi
parte, allora, in qualita. di Presidente appena eletto dell' Unione interparlamentare.
Rilevai in quella sede come nel definire il panorama complessivo dei protagonisti
e destinatari del Summit mancasse un' analisi adeguata del ruolo dei Parlamenti.
I motivi, anche storici, di questo risalgono alla struttura e natura delle
Nazioni Unite. So bene che questo e. un terreno sul quale cambiamenti di
prospettiva e di linguaggio non si realizzano in tempi ravvicinati.
- Mi sembrava
tuttavia che nel caso della Societa. dell' Informazione, questo supplemento
di riflessione sui Parlamenti fosse necessario e maturo, proprio per realizzare
al meglio le finalita. del Summit. Cosi, subito dopo Tunisi, come Unione
interparlamentare, insieme alle Nazioni Unite attraverso il Dipartimento
per gli Affari economici e sociali e alcuni Parlamenti piu. attivi e sensibili
fra i quali (e ne sono orgoglioso) la Camera dei deputati italiana, abbiamo
proseguito il confronto sui temi che sono al centro di questo Forum:
- - la tutela
dei diritti, anche costituzionali, e quindi la necessita. di promuovere
non solo politiche di innovazione tecnologica, ma anche di rinnovamento
profondo delle legislazioni e del quadro delle tutele, sia sul piano del
diritto privato che su quello dei diritti sociali;
- - la cooperazione
e lo scambio delle procedure piu. efficaci fra Parlamenti;
- - la valorizzazione
di un ruolo essenziale di garanzia dei Parlamenti, nella Societa. dell'
Informazione, sovraordinato alla dialettica fra maggioranze e opposizioni.
- Su questi contenuti
abbiamo basato una nuova iniziativa globale, una partnership tra Unione
interparlamentare e Nazioni Unite proprio sui Parlamenti e le tecnologie
dell' informazione, nata immediatamente dopo Tunisi e denominata Centro
globale per l' ICT (Tecnologie per l' Informazione e la Comunicazione)
nei Parlamenti.
- Con cio., abbiamo
gia. ottenuto il risultato di superare la difficolta. da parte dell' Onu
a riconoscere il ruolo autonomo delle assemblee parlamentari come protagoniste
del processo avviato a Ginevra nel 2003 e proseguito a Tunisi nel 2005.
Oggi, una delle Action Line (Linee d' Azione) del Piano di Tunisi e. dedicata
ai Parlamenti. Il secondo risultato e. stata la Conferenza internazionale
che il Centro globale ha organizzato a Roma, insieme alla Camera dei deputati,
il 3 e 4 marzo scorsi sul tema del ruolo dei Parlamenti nella Societa.
dell' Informazione.
- Tutte queste
iniziative sono collegate ai temi che la Uip considera fondamentali per
la sua missione: - lo sviluppo delle parti piu. svantaggiate del pianeta
e il riequilibrio delle grandi disuguaglianze; - il progresso della democrazia
e il rafforzamento delle sue istituzioni; - il dialogo e lo scambio di
esperienze fra Parlamenti di tutti i Paesi. I rapidi processi di convergenza
tra i diversi media richiedono, del resto, forme nuove di governo e di
legislazione che possono nascere solo dalla connessione tra temi differenti
e dal dialogo tra una pluralita. di soggetti e di competenze.
- I nuovi temi,
infatti, attraversano e collegano i vari campi d' attivita. e chiamano
istituzioni, imprese, mondo della ricerca avanzata, le comunita. di utenti,
a lavorare necessariamente insieme. Faccio tre esempi di temi di questa
natura che a mio avviso si presentano come prioritari e che si sposano
perfettamente con i capisaldi che ho appena citato della nostra missione
come UIP:
- 1. La piena
accessibilita. ai nuovi strumenti di comunicazione. Sappiamo che il rapido
sviluppo delle nuove tecnologie rischia di lasciare indietro chi non riesce
a tenere il passo dell' innovazione. Dobbiamo fare uno sforzo comune per
scongiurare il rischio dell' emergere di nuove diseguaglianze dovute a
differenziali di conoscenza informatica tra le generazioni e tra le classi
(il cosiddetto digital divide (divario digitale). Bisogna, a tal fine,
perseguire la formazione permanente di chi e. gia. nel mondo del lavoro
e accelerare l' alfabetizzazione informatica delle nuove generazioni nella
scuola.
- 2. La tutela
dei diritti inviolabili della persona umana. Le nuove tecnologie sono portatrici,
accanto a straordinarie opportunita., di possibili rischi per la tutela
di alcuni valori fondamentali. Ricordo le problematiche aperte nel campo
della protezione della privacy e della tutela dei diritti dei minori. Si
tratta naturalmente di valori indisponibili alle logiche di mercato. Per
la loro garanzia e. urgente mettere a punto strategie comuni nelle quali
l' intervento di regolazione disposto con legge si saldi con codici di
condotta e standard qualitativi definiti dagli operatori del settore.
- 3. Il sostegno
all' innovazione. Dobbiamo assicurare un ambiente favorevole all' innovazione
e alla ricerca nell' Universita., nelle imprese, nella pubblica amministrazione.
Incrementando gli investimenti e incoraggiando la diffusione delle procedure
piu. efficaci che si registrano nei diversi settori.
- Vorrei aggiungere
qualche parola sulla tutela dei minori, tema che sta particolarmente a
cuore a tutti noi. Fra le tante violazioni dei diritti dell' infanzia e
del diritto stesso ad avere un' infanzia, negata da guerre, poverta., disastri
ecologici, insicurezza sociale, si aggiungono le violazioni che si consumano
all' interno delle mura domestiche nella societa. del benessere: dove la
fruizione non assistita di Internet ne tramuta le grandi potenzialita.
in un veicolo di isolamento e di esclusione e la desertificazione dei valori
genera negli adulti insoddisfazione, disagio e violenza, con i piu. piccoli
che finiscono per pagarne direttamente i costi. Io stesso, come deputato
italiano, ho firmato una proposta di legge per la tutela dei minori nei
servizi audiovisivi e d' informazione¡±, con una speciale
attenzione alle nuove tecnologie e a Internet. Siamo riusciti in quella
occasione a bilanciare diritti fondamentali contrapposti: la tutela dei
minori, il diritto all' informazione e la liberta. d 'espressione. Ho anche
promosso seminari e riflessioni su queste problematiche in seno all' Unione
interparlamentare, perche. la sensibilizzazione dei Parlamenti e. il primo
passo verso la messa a punto degli strumenti legislativi adeguati.
- L 'insieme di
questi temi, purtroppo, e. gia. sul tappeto da alcuni anni e non ha ancora
trovato una soluzione condivisa ed esaustiva. Continueremo a impegnarci
come Uip attraverso il Centro Globale negli anni a venire e auspichiamo
che da questo rapporto strutturato con le Nazioni Unite si possa rafforzare
sempre piu. l 'idea che una cooperazione di lungo periodo fatta di scambi
di esperienze, iniziative congiunte e politiche comuni sia possibile tra
queste due grandi organizzazioni internazionali.
- Nel merito dei
diritti, e. certo importante riaffermare la natura della Rete come bene
pubblico e l' accesso alla conoscenza quale diritto fondamentale. Trovare
una qualificazione giuridica all 'ambiente virtuale costituito da Internet
e promuoverne una nozione internazionalistica accettata da tutti gli Stati
potrebbe condizionare in maniera positiva il confronto sui temi che ho
citato, dal divario digitale nei rapporti tra Paesi industrializzati, emergenti
e in via di sviluppo, alla promozione delle identita. culturali, dalla
cooperazione per il contrasto alla criminalita. informatica al rispetto
della vita privata nel trattamento automatizzato dei dati personali.
- Occorre pero.
anche distinguere il problema dei diritti della Rete dal rispetto dei diritti
sulla Rete. Nel primo caso, e. possibile immaginare di identificare un
set di diritti individuali e collettivi riconosciuti internazionalmente.
Nel secondo caso, ci troviamo di fronte al problema di evitare un uso improprio
della Rete, che e. nata al di fuori del controllo governativo, ma che richiede
regole. In conclusione, se non si individuano valori condivisi e corrispondenti
diritti sara. difficile bilanciare le opposte esigenze.
- E. ancora una
volta l ''uomo, con il suo bagaglio di valori ed esperienze, a dover chiarire
i limiti e le regole per poter navigare su Internet in liberta. e sicurezza,
e perche. lo strumento informatico sia un autentico motore della democrazia
in tutto il mondo, invece che un ulteriore elemento di divisione e discriminazione.
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