ICANN
INTERNET CORPORATION FOR ASSIGNED NAMES AND NUMBERS
- ICANN (Internet
Corporation for Assigned Names and Numbers) fu concepita nel '98 a seguito
della pubblicazione del “Libro bianco” sulla gestione dell’Internet pubblicato
dalla Amministrazione USA (Clinton-Gore) che aveva espresso la visione
di una gestione del sistema degli indirizzi unici di Internet da affidare
al settore privato.
- ICANN tenne
il primo incontro pubblico nel marzo del 1999 a Singapore. Il compito costitutivo
di ICANN era quindi la gestione del nocciolo (core) di Internet e cioè
il sistema di indirizzamento di Internet che mantiene la unicità
della “rete di reti”.
- Prima che ICANN
fosse costituita la funzione in questione veniva assicurata da IANA (Internet
Assigned Numbers Authority) che il governo USA non gestiva direttamente
ma comunque la finanziava e la monitorava dato che tra i domini di tipo
generale esistenti ci stavano (e ci stanno ancora) il .gov, .mil, .edu
che sono di interesse esclusivo del governo USA.
- Quello che si
intendeva raggiungere con la creazione di ICANN era quindi:
- • un sistema
di gestione degli indirizzi autofinanziato;
- • una gestione
partecipata in logica “multistakeholder” e gestita con criteri internazionali;
- • una organizzazione
con base in California, dove operava IANA, gestita dal settore privato,
ma con una partecipazione governativa attraverso il GAC (Governmental Advisory
Committee);
- • mantenere
una supervisione del governo USA solo in via transitoria e poi “staccare
la spina”.
GAC
GOVERNMENTAL ADVISORY COMMITTEE
- Nello statuto
di ICANN, sezione 2, punto 1, viene definito il ruolo del Governmental
Advisory Committee che è chiamato a fornire suggerimenti al Board
in merito alle attività di ICANN per gli aspetti di interesse dei
governi relativi a “public policy” ed a segnalare potenziali contrasti
con leggi nazionali o trattati internazionali.
- Sono rappresentati
nel GAC delegati di governi nazionali, territori ad economia distinta e
organizzazioni intergovernative; la organizzazione interna del GAC è
definita autonomamente attraverso propri principi operativi. I rappresentanti
nel GAC devono avere una delega formale dalla organizzazione governativa
alla quale appartengono.
- Il GAC ha un
proprio rappresentante nel Board di ICANN, senza diritto di voto; per decisione
del GAC stesso, questo collegamento è stato costantemente affidato
al “chair” del GAC. Qualora il Board intendesse prendere decisioni che
non sono in linea con le raccomandazioni del GAC, è tenuto a notificarlo
per iscritto dandone le ragioni ed è impegnato ad attendere la risposta
del GAC prima di assumere eventualmente una decisione in contrasto con
la raccomandazione espressa precedentemente.
- Il GAC ha adottato
propri principi operativi che, rispetto a quanto previsto nei by-laws di
ICANN, contengono i seguenti elementi:
- • Il GAC ritiene
di dover esprimere suggerimenti anche non direttamente sollecitati dal
Board;
- • Il GAC ribadisce
che ICANN non deve entrare nelle decisioni che riguardano i country code
top level domains, ad eccezione di quelle norme generali che assicurano
la integrità del sistema DNS (da notare che questo è esattamente
in linea con le conclusioni del WSIS di Tunisi del novembre 2005);
- • Quando il
GAC si esprime su un determinato argomento, il singolo governo non è
vincolato a seguire quanto concluso dal GAC stesso; il GAC in sostanza
funziona come un forum che persegue pareri condivisi che non necessariamente
sono unanimi;
- • Il GAC non
ha alcun potere legale nei confronti di ICANN;
- • Il “chair”
del GAC ha un mandato che dura due anni e che può essere rinnovato
una volta; il “chair” viene affiancato da tre “vice-chair” il mandato dei
quali dura un anno e può essere rinnovato una volta. L’attuale “chair”
è Janis Karklins, ambasciatore della Latvia a Parigi e precedente
chair dei prep-com in preparazione del WSIS di Tunisi; Janis Karklins è
al secondo anno del suo primo mandato. In precedenza sono stati “chair”
del GAC, per i primi 4 anni Paul Twomey, Australia, attualmente President
e CEO di ICANN e successivamente Sharil Tamizi, Malysia, per i successivi
4 anni.
- • Per quanto
riguarda i rappresentanti accreditati, questi sono soggetti alle stesse
clausole previste nei “by-laws” sopra descritti e possono essere accompagnati
da figure di rappresentanti aggiunti. Molti paesi hanno avuto costantemente
un solo rappresentante mentre altri hanno avuto uno o più aggiunti.
- • I meeting
del GAC avvengono di norma in occasione dei meeting ufficiali di ICANN;
al momento si sono avuti 30 meeting del GAC, tanti quanti i meeting pubblici
di ICANN.
- • Il segretariato:
il GAC ha un proprio segretariato autonomo; nei primi 4 anni di presidenza
australiana, il segretariato fu ospitato dalla organizzazione del “chair”;
nei tre anni successivi fu ospitato dalla Commissione Europea; attualmente
il segretariato è assicurato dal governo indiano. ICANN ha attivato
recentemente una funzione di liaison con il GAC che assicura un buon collegamento
con il Board e con lo staff di ICANN. È allo studio una nuova configurazione
del segretariato che assicuri una maggiore efficienza del GAC e che preservi
la indipendenza del GAC dalla struttura operativa di ICANN; alcuni delegati
spingono per una soluzione che aumenti la indipendenza del GAC; a questo
punto il problema che sorge è di assicurare un finanziamento esterno
al GAC e questo crea dei problemi che sono ancora irrisolti.
- • Formali comunicazioni
al Board: il GAC recentemente ha attuato una prassi di inviare comunicazioni
formali al Board, pur preservando un lavoro di collaborazione con lo staff
di ICANN e con le Supporting Organizations. Questo formalismo ha il fine
di preservare un rapporto di “controparte governativa” e presuppone risposte
formali da parte di ICANN ai problemi sollevati.
- Alla URL: http://www.icann.org/structure/
si veda la struttura di ICANN dalla quale si capiscono le relazioni menzionate
in questo documento. Gli incontri ed i comunicati del GAC alla URL http://gac.icann.org/web/meetings/index.shtml
si trova traccia di tutti gli incontri del GAC che sono avvenuti nei 9
anni di vita di ICANN. Il GAC, alla fine di ogni incontro, produce un comunicato
che viene letto e commentato nel “public forum” che avviene il giorno prima
della riunione finale del Board di ICANN.
- A http://gac.icann.org/web/communiques/index.shtml
si trovano tutti i comunicati prodotti.
- Da notare che
il GAC opera per trovare il consenso e per questo i comunicati sono attentamente
ponderati e talvolta possono apparire generici.
IL
COORDINAMENTO EUROPEO DEI RAPPRESENTANTI NEL GAC
- La Commissione
Europea ha creato nel 2000 un gruppo di lavoro che si chiama Internet Informal
Group (IIG) che ha il compito di armonizzare, per quanto possibile, le
posizioni dei singoli stati sui temi discussi nel GAC.
- Va notato che
la Commissione Europea fa parte del GAC autonomamente e non esiste una
prassi concordata di agire nel GAC con una unica voce europea, come avviene
in altri consessi come il WSIS ed IGF. Normalmente alle riunioni del GAC
partecipa un numero consistente degli stati della UE e, aggiungendo la
CE, gli europei normalmente assicurano oltre il 50% degli interventi nelle
plenarie.
- Questo viene
normalmente apprezzato dal GAC in quanto obiettivamente gli interventi
dei rappresentanti europei sono normalmente tra i più informati
ed autorevoli. Non dimentichiamo che il GAC ha anche una funzione non trascurabile
di sensibilizzare e fare del “capacity building” nei confronti dei paesi
in via di sviluppo o comunque di rappresentanti di stati che partecipano
solo sporadicamente alle riunioni.
- Lo IIG ha un
collegamento abbastanza stretto con l’altro informal group della CE chiamato
HLIG (High Level Group on Internet Governance) che si occupa delle tematiche
più larghe connesse alla Internet Governance. Questo fatto è
indispensabile considerando che nello IGF (Internet Governance Forum),
del quale si occupa più direttamente lo HLIG, sono incluse, tra
i temi portanti, le così dette “critical resources” che comprendono
le attività coordinate da ICANN. Per lo HLIG si veda per dettagli
il rapporto specifico.
LE
RIFORME DI ICANN E RUOLO DEL GAC
- ICANN è
stato concepito come struttura sperimentale che avrebbe dovuto dimostrare
di essere capace di dare voce a tutti gli “stake-holder” e di guadagnare
una autorevolezza riconosciuta a livello internazionale; il rapporto di
supervisione da parte del governo USA era inizialmente previsto per la
durata di soli due anni. In realtà il MoU tra Dipartimento del Commercio
USA ed ICANN è stato rinnovato più volte; nel 2006 tale MoU
è stato mutato nel Joint Project Agreement (JPA) che è molto
più blando dei precedenti accordi ed è stato concepito per
una definitiva cessazione a settembre 2009.
- Nel corso dei
rinnovi del MoU ed attuale JPA, ICANN ha affrontato fasi di riforma intese
a raggiungere l’obiettivo della così detta “external accountability”.
Il ruolo del GAC è andato costantemente rafforzandosi al fine di
“ammorbidire” le posizioni di quei governi che sono stati costantemente
contrari al “modello ICANN” e contrari alla supervisione di un singolo
stato.
- Qualcuno ha
sostenuto che il GAC dovrebbe essere rappresentato nel Board di ICANN con
diritto di voto; diversi europei, e l’Italia in particolare, hanno sempre
sostenuto che avere uno o due voti in un Board di 15 elementi votanti non
farebbe la differenza ed in sostanza, nella situazione attuale, il GAC
ha una sorta di diritto di veto, se pure non vincolante legalmente e questo
costituisce una posizione di forza.
- Al fine di studiare
una futura configurazione di ICANN fondato su una legislazione internazionale,
da due anni è operativo un Gruppo di lavoro sulle strategie del
Presidente di ICANN che deve preparare la evoluzione dopo la cessazione
della supervisione da parte del governo USA; in questo gruppo di lavoro
è presente anche un rappresentante del GAC (Finlandia). Sommario
dei principali risultati raggiunti dal GAC: si veda la URL: http://gac.icann.org/web/index.shtml
RISULTATI
CONNESSI ALLA AGENDA DI ICANN
- Principles and
guidelines for ccTLDs (2 versioni: 2000 e 2005)
- Principles regarding
new gTLDs
- Principles regarding
gTLDs WHOIS services
- Quelli citati
sopra sono relativi a documenti formali proposti per inquadrare tematiche
di “public policy” e connessioni con la operatività.
- Il GAC lavora
anche su questioni emergenti relativi alla implementazione di casi specifici.
Inoltre il GAC si occupa di temi emergenti che richiedono una discussione
previa delle questioni di “public policy” implicate; in particolare si
citano temi attualmente alla attenzione quali:
- • Migrazione
da IPv4 ad IPv6
- • Introduzione
di registri IDN (Internationalized Doamin Names)
- • Questioni
relative alla sicurezza del Domain Names System (DNS)
RISULTATI
SU QUESTIONI STRUTTURALI
- Operating principles
(versioni 1999 e 2004)
- Il GAC è
intervenuto, attraverso i propri comunicati e contatti specifici con il
Board, su questioni relative alla accountability di ICANN, su temi relativi
alle modalità di interazione tra il GAC stesso ed il Board di ICANN,
su questioni relative alla trasparenza delle azioni del Board, sul supporto
da parte di ICANN per la partecipazione al GAC di rappresentanti dei paesi
in via di sviluppo ed infine sulle questioni connesse al “mid term review”
del JPA tra ICANN ed il dipartimento del Commercio del governo USA.
PROSPETTIVE
PER LA CONTINUAZIONE DELLA AZIONE ALL’INTERNO DEL GAC
- Nei mesi recenti
c’è stata una attiva discussione in merito al “mid term review”
del JPA; il DoC nel mese di gennaio 2008 ha attivato una consultazione
pubblica per avere opinioni da parte della comunità globale sul
raggiungimento o meno da parte di ICANN degli obiettivi che giustificheranno
la fine di una supervisione governativa ancora oggi assicurata dal governo
USA.
- Le opinioni
sono state in maggioranza positive circa il raggiungimento degli obiettivi
da parte di ICANN; una consistente parte degli intervenuti ha convenuto
comunque che ICANN e la comunità dovrà ancora lavorare affinché
si raggiungano condizioni ottimali affinché ICANN possa proseguire
senza avere un controllo governativo “esterno”.
- Tutto questo
dovrà avvenire entro il settembre 2009, quando il JPA giungerà
al termine. La posizione italiana, condivisa da molti è che sarà
sufficiente il GAC (che è interno ad ICANN) a garantire che ICANN
non prenderà iniziative contrarie a leggi nazionali o trattati internazionali.
- Da questo si
deriva che il GAC avrà, nel tempo a venire, un ruolo politico crescente;
detto in altro modo, le aspettative sul GAC saranno crescenti e per questo
la organizzazione deve mettersi in grado di soddisfare al meglio le aspettative
crescenti.
LA
PARTECIPAZIONE DEL GOVERNO ITALIANO NEL GAC
- Inizialmente
la individuazione dei rappresentanti del GAC fu cercata attraverso le delegazioni
nazionali alle Nazioni Unite di Ginevra.
- Per il caso
nostro, la richiesta fu girata alla Presidenza del Consiglio che, in attesa
della costituzione del COESIN (Comitato esperti Internet, costituito poi
nel dicembre del 1999) lasciò al gruppo di esperti non ancora formalizzato
la rappresentanza del governo italiano nel GAC. Massimo Maresca (futuro
chair del COESIN) e Stefano Trumpy hanno quindi assicurato la presenza
nel GAC nelle riunioni tenute nel 1999.
- Questa delegazione
è stata poi integrata con la collaborazione di un altro membro del
COESIN – Antonello Busetto (resterà operativa per il tempo residuo
della legislatura, terminata nella primavera del 2001).
- A quel punto
il problema fu posto al Ministero Innovazione e Tecnologie che confermò
la partecipazione come rappresentante del GAC a Stefano Trumpy (nel frattempo
il COESIN aveva cessato di essere operativo); la conferma avvenne inizialmente
a livello di funzionari del Dipartimento Innovazione della Presidenza.
Nel 2004 la rappresentanza nel GAC fu formalizzata ad alto livello, con
decreto a firma congiunta dei Ministri Stanca e Gasparri che stabilì
la conferma di Stefano Trumpy quale rappresentante accreditato e di Luisa
Franchina, Direttore generale dell’ISCOM del Ministero delle Comunicazioni
come rappresentante aggiunto.
- Alla fine della
legislatura, nella primavera del 2006, la delibera del 2004 fu considerata
ancora valida dal Dipartimento Innovazione e Tecnologie e quindi Stefano
Trumpy ha continuato la sua funzione come rappresentante ufficiale; il
delegato del ministero delle Comunicazioni è invece venuto a mancare
per cambio di attività del titolare precedente e non è stato
rimpiazzato.
- Stefano Trumpy
ha quindi seguito sinora 28 dei 30 meeting tenuti sin qui dal GAC; durante
questo periodo di 9 anni, ha svolto e svolge la funzione di coordinatore
del gruppo di lavoro del GAC sulla sicurezza e la funzione di liaison con
il Security and Stability Advisory Group (SSAC) di ICANN; dall’autunno
del 2004 a tutto il 2006 ha svolto la funzione di “vice-chair” del GAC.
- La funzione
di rappresentante del GAC da parte di Stefano Trumpy è stata assicurata
alle strutture governative che si sono succedute nell’interesse su ICANN
attraverso una collaborazione di queste con l’Istituto di Informatica e
Telematica del CNR al quale Stefano Trumpy afferisce.
SUGGERIMENTO
PER RENDERE BEN ORGANIZZATA LA PARTECIPAZIONE
- Seguire il GAC
e coprire tutti i temi di cui si discute non è cosa banale. Le questioni
di cui si parla richiedono una discreta comprensione della parte tecnologica
del DNS e del sistema dei root server; in aggiunta si presentano spesso
questioni di natura legale, tipo quelle relative al tema della privacy
o del perseguimento del cybercrime; altre questioni riguardano temi economici,
di antitrust, di difesa del consumatore, etc.
- È importante
quindi che un rappresentante del GAC che voglia essere pronto ad intervenire
con merito in tutti gli argomenti di cui si parla, abbia una propria rete
di contatti a livello nazionale.
- Per quanto riguarda
la tipologia dei rappresentanti nazionali nel GAC, vi è una discreta
variabilità che va da ministeri degli esteri, ministeri delle comunicazioni,
ministeri della ricerca, alle agenzie per le comunicazioni.
- L’ideale, a
mio avviso, sarebbe che quello che sarà il futuro settore delle
comunicazioni avesse comunque un proprio membro rappresentato; da parte
mia c’è la disponibilità per assicurare una continuità
nella linea che è stata seguita dai governi che si sono succeduti
nei nove anni passati.
- Bene sarebbe
anche formalizzare un gruppo di lavoro che assicuri la multidisciplinarietà
alla quale ho accennato sopra; questo gruppo dovrebbe ricevere tempestivamente
i documenti sui quali si discute nel GAC e tenere costanti contatti con
i rappresentanti che si recano alle riunioni del GAC.
HIGH
LEVEL INTERNET GOVERNANCE INFORMAL GROUP
- Lo High Level
Internet Governance informal group (HLIG) nasce nel 2004 da una iniziativa
della Presidenza della UE connessa alla preparazione da parte delle Nazioni
Unite del secondo World Summit on Information Society (WSIS) che si sarebbe
tenuto a Tunisi nel novembre del 2005.
- Nel documento
predisposto dalla Commissione “Note for the members of the International
Conferences/WSIS Working Party” del febbraio 2004, ci si riferisce alla
proposta, avanzata nel novembre 2003 dal Commissario Liikanen, di costituire
un High Level Group on Internet Governance; la proposta del Commissario
faceva seguito ad un risultato giudicato non soddisfacente da parte dell’Europa
nella preparazione del WSIS di Ginevra tenutosi nell’autunno del 2003.
- La Commissione,
sempre nella stessa nota, esprimeva l’auspicio che detto gruppo si riunisse
al più presto e che contribuisse alla identificazione di un punto
di vista europeo condiviso sulla Internet Governance nelle discussioni
in ambito WSIS. Lo HLIG è stato quindi concepito come un gruppo
informale della Commissione, sganciato quindi dalle burocrazie istituzionali
della Commissione stessa.
- La prima riunione
dello HLIG fu tenuta il 17 marzo 2004; la presenza italiana è stata
assicurata, da qui e sino alla fine della legislatura nella primavera del
2006, da Stefano Gatti, consigliere diplomatico del Ministro Stanca come
rappresentante ufficiale e da Stefano Trumpy, del CNR, delegato del nostro
governo nel Governmental Advisory Committee di ICANN, come rappresentante
aggiunto.
- Da allora la
conduzione dello HLIG, sino alla ultima riunione del 12 marzo 2008, è
stata assicurata da Peter Zangl, tedesco, Vice-Direttore Generale della
divisione Information Society che è diretta dall’italiano Fabio
Colasanti; il riferimento istituzionale della Commissione è stato
assicurato in una prima fase dal Commissario Erkki Liikanen e nella fase
successiva dal commissario Viviane Reding.
- I delegati nazionali
sono stati scelti autonomamente dai singoli stati tra funzionari di alto
livello vicini al relativo ministro incaricato dei temi della Società
dell’Informazione.
- Nelle conclusioni
del primo meeting viene messo in evidenza:
- • L’obiettivo
dello HLIG sarà di assicurare la “public policy” per quanto riguarda
la stabilità dell’Internet e la sua capacità di continuare
a promuoverne i benefici economici e sociali, seguendo la linea di Lisbona.
- • In linea con
l’obiettivo di cui sopra, dovrebbe essere mantenuto un approccio bottom
up nella governance, con il coinvolgimento di tutti gli stakeholder.
- • Gli aspetti
di public policy da prendere in considerazione nella gestione dell’Internet
saranno, tra gli altri, lo spam, i contenuti socialmente pericolosi, la
protezione dei dati personali e della privacy, la protezione dei consumatori,
il commercio elettronico, la protezione della proprietà intellettuale
ed il digital divide.
- • Lo HLIG dovrebbe
favorire il fatto che l’Europa parli con una unica voce nei consessi internazionali.Lo
HLIG ha tenuto 3 incontri nel 2004, 9 nel 2005, 8 nel 2006, 4 nel 2007
e due sinora nel 2008, per un totale di 26. Gli incontri nel 2004 sono
stati orientati a definire le linee di lavoro ed a dare un indirizzo per
la partecipazione europea nel gruppo di lavoro delle Nazioni Unite WGIG
per la organizzazione delle tematiche da discutere nel summit che si sarebbe
tenuto a Tunisi nel 2005.
- È stato
allora anche definito il concetto di troika come rappresentanza europea
nelle discussioni internazionali sui temi della governance di Internet;
la troika da qui in avanti sarà formata dalla leadership della Commissione,
dalla Presidenza della UE in carica e da quella successiva; in aggiunta
sarà rappresentato uno stato di quelli che non fanno parte della
UE ma fanno parte di EFTA e sono ugualmente invitati nello HLIG.
- Gli incontri
nel 2005 si sono resi più frequenti per seguire il gruppo di lavoro
costituito dalle Nazioni Unite per la organizzazione del summit chiamato
Working Group on Internet Governance (WGIG) al quale la troika ha partecipato
attivamente; alla conclusione del lavori del WGIG, che ha predisposto un
documento di base per il WSIS di Tunisi, hanno seguito riunioni in preparazione
della presenza europea al summit stesso.
- Una discussione
particolarmente accesa si è attivata sul concetto di internazionalizzazione
della gestione delle così dette risorse critiche di Internet e cioè
del sistema di indirizzi di Internet e del sistema dei root servers gestiti
da ICANN. Su questo punto si sono iniziate a definire due scuole di pensiero
contrapposte: quella più liberista che in sostanza ritiene che,
quando la supervisione del governo USA su ICANN cesserà, sarà
sufficiente la presenza del Governmental Advisory Committee (GAC) entro
ICANN con un ruolo “advisory” e quella che ritiene che debba essere trovata
una soluzione di supervisione multigovernativa stile ITU o altra soluzione
da inventare.
- L’Italia ha
costantemente fatto parte del primo gruppo assieme ad altri. I due gruppi
sono sostanzialmente bilanciati in numero e continuano tuttora ad avere
opinioni divise. Nel febbraio del 2005 la delegazione italiana ha avanzato
una proposta nel dibattito sulla internazionalizzazione che ha dato un
giudizio positivo sul modello ICANN per la gestione delle risorse critiche
di Internet con una presenza “leggera” dei governi, assicurata dal GAC.
- Successivamente
la delegazione italiana ha commentato il documento finale prodotto dal
WGIG ribadendo il supporto al modello ICANN e esprimendo decisamente una
raccomandazione allo HLIG di evitare di proporre di costituire nuove strutture
burocratiche. Nel novembre del 2005 si è tenuto a Tunisi il WSIS
che ha visto accese discussioni soprattutto sul tema della internazionalizzazione
della gestione delle risorse critiche.
- L’Europa, anche
attraverso lo HLIG, è stata certamente influente negli accordi che
hanno costituito i risultati concordati nel summit di Tunisi; nella sostanza
il summit ha promosso due importanti iniziative a seguire:
- • la costituzione
del Forum sulla Internet Governance da tenersi annualmente per un quinquennio;
- • la promozione
della “enhanced cooperation” tra gli organismi internazionali che si interessano
delle “critical resources” della rete e cioè il sistema degli indirizzi
ed il “root server system”;
- Su questo ultimo
punto si è supposto che sarebbe stato attivato sia un processo top
down iniziato dal SG delle Nazioni Unite, sia un processo bottom up attivato
direttamente dalle organizzazioni internazionali coinvolte.
- La definizione
del termine “enhanced cooperation” è stata lasciata volutamente
nel vago; il compromesso su questo ultimo punto è stato accettato
anche dagli Stati Uniti ed è stato diversamente interpretato dai
fautori di un successivo controllo intergovernativo di ICANN e dai fautori
di una evoluzione leggera dell’attuale status quo.
- Nelle riunioni
del 2006 si è a lungo discusso sui risultati del WSIS e si è
spesso centrata l'attenzione sulla ‘enhanced cooperation’. Il SG delle
NU non ha attivato il processo come raccomandato nelle conclusioni di Tunisi
per la obiettiva difficoltà di definire il processo in una logica
top down e di come controllarne i risultati.
- L’Italia ed
altre delegazioni hanno allentato la tensione raccomandando di osservare
che cosa avrebbero fatto le organizzazioni internazionali sulla Internet
Governance ed in particolare ICANN che costituisce il target principale
di coloro che si oppongono ad una supremazia USA che di fatto esiste, per
motivi storici.
- Nella primavera
del 2006 c’è stato il cambio di governo in Italia e la delegazione
italiana è stata quindi assicurata da Gianluigi Benedetti, consigliere
diplomatico del ministro Nicolais, come delegato ufficiale e da Stefano
Trumpy, delegato del governo nel GAC di ICANN, come delegato aggiunto;
è stata di fatto assicurata una continuità di linea rispetto
alla delegazione precedente.
- La attenzione
dello HLIG è stata quindi polarizzata sulla preparazione e partecipazione
al primo Forum sulla Internet Governance che si è tenuto ad Atene
nel mese di ottobre del 2006. Altro elemento di rilevanza per la internazionalizzazione
della gestione delle risorse critiche è stato costituito dal termine
del MoU tra ICANN ed il Dipartimento del Commercio USA e la sostituzione
con un modello molto più leggero, di durata triennale, chiamato
Joint Project Agreement; questo cambiamento è stato preceduto da
una pubblica consultazione telematica promossa da DoC che ha visto la presentazione
di più di 700 contributi.
- La troika aveva
incontrato i rappresentanti del governo USA prima che fosse prese la decisione
di cui sopra. I commenti anche all’interno dello HLIG hanno avuto diverse
sfumature, come usuale. Da parte nostra si è interpretato questo
cambiamento come un significativo passo verso un disimpegno del governo
USA nella supervisione di ICANN, in linea con gli auspici espressi nel
WSIS di Tunisi. Gli incontri nel 2007 si sono diradati; gli argomenti discussi
sono stati sostanzialmente gli stessi, con ulteriori approfondimenti sui
vari temi. Uno di questi è stato relativo al commento sui risultati
del primo forum IGF svoltosi ad Atene alla fine dell’anno 2006 e sulla
preparazione della presenza europea al secondo forum svoltosi a Rio de
Janeiro alla fine dell’anno.
- La attenzione
è stata anche focalizzata al ruolo del GAC entro ICANN, rafforzato
dalla assunzione della presidenza del GAC stesso da parte del delegato
della Latvia Janis Karklins che era stato coinvolto dalle Nazioni Unite
nella preparazione del summit di Tunisi nella sua funzione di ambasciatore
alle Nazioni Unite a Ginevra; il GAC ha progressivamente assunto importanza
entro ICANN che ha, sin qui, sempre tenuto in conto delle raccomandazioni
del GAC nell’assumere decisioni.
- Il rapporto
di ICANN con il governo USA è ancora stato alla attenzione dello
HLIG, in previsione del “mid term review” previsto nel JPA in corso con
ICANN. Il tema della sicurezza della rete e delle risorse critiche gestite
in Europa ha attratto anche particolare attenzione nello HLIG. Due incontri
si sono finora tenuti nel 2008 in corso.
- I temi che hanno
attratto maggiormente la attenzione sono stati:
- • la elaborazione
dei risultati del secondo IGF e la elaborazione di idee da proporre in
vista del terzo che si terrà in India nel dicembre di questo anno;
lo IGF, per sua natura è stato concepito come un forum che non ha
alcun potere impositivo e non negozia documenti finali, come ha fatto il
WSIS; alcune nazioni spingono affinché la natura dello IGF muti
nella direzione di avere dei risultati concreti ma lo HLIG è concorde
sul proporre di mantenere lo spirito iniziale;
- • il passaggio
del “mid term review” del JPA tra governo USA ed ICANN; nel mese di febbraio
si è tenuta una pubblica consultazione telematica per la valutazione
dei risultati raggiunti da ICANN nella direzione della internazionalizzazione
della gestione del sistema di indirizzi di Internet e sistema dei root
server; nella prima riunione del gennaio lo HLIG ha espresso una opinione
di compromesso nella quale ha sostanzialmente riconosciuto i progressi
fatti da ICANN nella direzione auspicata ed ha dato alcuni suggerimenti
su come migliorare la “accountability”. La troika ha intrapreso una videoconferenza
con i rappresentanti del governo USA. Al momento non esistono risultati
pubblicati del “mid term review” che si è concluso alla fine di
febbraio; Il tema della stabilità dell’Internet in Europa; su questo
tema si è deciso di:
- • focalizzare
la attenzione su questioni che creino valore aggiunto e non duplichino
il lavoro svolto in altri gruppi che si occupano di aspetti di policy connessi
ai temi della stabilità e della sicurezza;
- • tenere dovuto
conto della natura transnazionale di Internet e quindi delle dipendenze
incrociate quando vengono sviluppate le policy relative alla stabilità;
di conseguenza quindi la UE e gli stati membri dovranno muoversi nei confronti
degli stati terzi per identificare problemi comuni e possibili cooperazioni;
- • connesso con
il primo punto, far partire una indagine sul lavoro fatto da diversi gruppi
ed organizzazioni; lo HLIG elaborerà una lista di priorità
di tematiche aggiuntive da considerare.
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