Intendo innanzitutto registrare, almeno da parte nostra, una sintonia sia con lo sforzo che il Ministro ci ha descritto e che veniva ripreso anche dal consigliere Gatti, di costruire una posizione comune europea, e sia con questo tentativo difficile, ma ovviamente necessario di equilibrio tra la possibilità di una maggiore legittimazione nell'ambito del sistema delle nazioni unite e contemporaneamente di evitare che questa esigenza porti a una restrizione del potenziale di libertà della rete Internet.

Insomma, dai vari interventi che ho ascoltato, mi pare che su questo obiettivo ci sia una grande convergenza, almeno tra le persone che qui finora si sono espresse.

Il che è anche una buona cosa, una volta tanto!

Mi associo semplicemente a quanto diceva prima il collega Fiorello Cortiana per quello che riguarda la necessità, o comunque lo stimolo da parte nostra, nel periodo che ci separa dalla conferenza di Tunisi, a rendere il più possibile serrato questo confronto ad avere occasioni ripetute, in modo da poter arrivare poi all'occasione di Tunisi, avendo una rappresentanza il più possibile significativa del paese in tutte le sue posizioni, non solo quelle ovviamente determinanti del governo.

• Paolo Gentiloni, romano, laurea in scienze politiche, ha fatto il giornalista e si è occupato di comunicazione coordinando campagne elettorali.
• Ha partecipato alla nascita della Margherita dove continua ad occuparsi di informazione e comunicazione, di politica, italiana e internazionale.
• Deputato dal 2001, eletto nella lista proporzionale della Margherita in Piemonte.
• Membro della Commissione Trasporti e telecomunicazioni e capogruppo della Margherita nella Commissione di Vigilanza Rai.